Bitcoin: che cosa sono i BTC e come funziona la valuta virtuale più utilizzata

Definiamo subito che cosa è il Bitcoin: una moneta elettronica creata nel 2009 da un anonimo inventore, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, che sviluppò un’idea da lui stesso presentata su Internet a fine 2008. Per convenzione, il termine Bitcoin, con l’iniziale maiuscola, si riferisce alla tecnologia e alla rete, mentre il minuscolo bitcoin (oppure con il simbolo BTC) si riferisce alla valuta in sé.

Questa la definizione tratta direttamente da Wikipedia, ma vediamo di approfondire l’argomento: quali sono i concetti che servono per capire il Bitcoin e più in generale il mondo delle criptovalute?

Innanzitutto dobbiamo mettere in chiaro che la vera novità rivoluzionaria è da ricercarsi nell’aspetto tecnologico di questo particolare sistema di pagamento. Il Bitcoin è possibile grazie a degli avanzamenti tecnologici dovuti in particolar modo alla crittografia, da qui il nome di criptovaluta.

I pilastri su cui si basa la tecnologia del Bitcoin sono:

Il ledger distribuito: il Bitcoin utilizza un ledger per mantenere i saldi dei conti, un po’ come fa una banca con il conto corrente. A differenza della banca dove il conto è mantenuto da un’autorità centrale qui il ledger è distribuito e mantenuto da tutta la rete: https://valutevirtuali.com/2016/10/26/guida-al-bitcoin-parte-1-cose-bitcoin/

La firma digitale: per portare a termine dei pagamenti è sufficiente possedere due chiavi, una pubblica che sarà anche l’indirizzo del proprio conto corrente, ed una chiave privata che è quella con la quale si firmano le transazioni. Tramite questa coppia di chiavi gli altri utenti che accedono alla rete (nodi) possono verificare che un certo utente abbia effettivamente fatto una certa spesa, in altre parole effettuato una transazione, senza che questo riveli la sua chiave privata. Inoltre si evita che la firma possa essere utilizzata due volte per fare altre transazioni:

https://valutevirtuali.com/2016/10/29/guida-al-bitcoin-parte-2-meccanismo-sicurezza-dei-bitcoin/

https://valutevirtuali.com/2016/10/31/guida-al-bitcoin-parte-3-avviene-transazione-bitcoin/

L’anonimato: si può operare con i Bitcoin in completo anonimato in quanto un indirizzo non è riconducibile ad una persona fisica. Ci sono anche altre criptovalute che hanno aggiunto nuovi livelli di sofisticazione a questa caratteristica e che rendono la loro rete del tutto anonima.

https://valutevirtuali.com/2016/11/03/guida-al-bitcoin-parte-4-attenzione-perdere-bitcoin/

La Blockchain: è la catena dei blocchi delle transazioni Bitcoin. Questa catena permette di ordinare le transazioni e di tener traccia del passaggio di proprietà dei BTC tra i vari ledger, permettendo la verifica delle transazioni.

https://valutevirtuali.com/2016/11/05/guida-al-bitcoin-parte-5-si-genera-un-indirizzo-bitcoin/

https://valutevirtuali.com/2016/11/07/guida-al-bitcoin-parte-6-la-block-chain/

La decentralizzazione e la resistenza alle frodi: tramite il meccanismo di verifica delle transazioni, ed il numero di conferme, si scongiurano le frodi ed i possibili attacchi che potrebbero essere portati alla catena Blockchain. Un altro importante elemento di sicurezza sta nel fatto che la rete sia decentralizzata, infatti solo mantenendo il potere computativo della rete in distribuito si evitano attacchi del 50%.

https://valutevirtuali.com/2016/11/09/guida-al-bitcoin-parte-1-possibili-attacchi-alla-fine-della-catena-blockchain/

Il mining ed il proof of work: il mining è quel processo che consente di creare nuovi BTC ed allo stesso tempo verificare le transazioni. Inoltre, tramite di esso, i miners possono guadagnare BTC ed hanno quindi un importante incentivo a portare avanti questo sistema.

https://valutevirtuali.com/2016/11/11/guida-al-bitcoin-parte-8-proof-of-work-la-generazione-nuovi-btc/

Il valore del Bitcoin come investimento

Oltre agli elementi di tipo tecnologico, la caratteristica importante che ha contribuito enormemente all’interesse crescente da parte degli investitori è la scarsità. Come descritto sopra l’algoritmo di mining è quello che regola sia la verificabilità che la creazione dei nuovi BTC. Questo algoritmo in particolare stabilisce che la quantità massima di bitcoin disponibile sul mercato sarà di 21 Milioni e verranno distribuiti in modo sempre più lento.

La scarsità fa del BTC un bene rifugio e molti investitori considerano il BTC una forma di investimento simile all’oro.

Anche per questo il valore di mercato del Bitcoin è aumentato in maniera esponenziale dalla propria creazione. Qui è possibile consultare la quotazione storica ed il valore in tempo reale del bitcoin, qui invece è possibile convertire il bitcoin e le altre principali valute virtuali contro Euro e contro Dollaro USA.

Gli altcoin, ovvero le altre valute virtuali alternative al Bitcoin, hanno iniziato a svilupparsi sull’onda del successo del capostipite BTC. Ogni criptovaluta ha caratteristiche diverse e cerca di risolvere un problema o proporre un avanzamento rispetto al Bitcoin, che per il momento però resta il preferito dalla community, in particolare se si tiene conto del volume di ricerca, del volume delle transazioni e della capitalizzazione di mercato.

Ecco una lista delle principali criptovalute alternative:

Ethereum – simbolo valuta ETH

Bitcoin cash – simbolo valuta BCH

Litecoin – simbolo valuta LTC

Ripple – simbolo valuta XRP

Monero – simbolo valuta XMR

Dash – simbolo valuta DASH

Zcash – simbolo valuta ZEC

New Economy Movement – simbolo valuta XEM

A seconda del periodo gli investitori si sono orientati su criptovalute diverse mentre le modalità di investimento sono solitamente di due tipi: breve termine (speculatore) o lungo termine (trader cassettista).

La performance molto volatile delle principali criptovalute nel tempo le ha rese appetibili a coloro che puntano alla mera speculazione. Nei periodi di maggiore volatilità dei prezzi, infatti, gli scambi di criptovalute avvengono col principale scopo di trarre un guadagno immediato. Per far ciò i trader si sono spesso affidati ad exchanges, piattaforme che consentono lo scambio tra valute e criptovalute, di dubbia affidabilità ed hanno finito per perdere i propri fondi: il caso più eclatante è stato quello di MtGox.

Tra gli exchanges più utilizzati ci sono Poloniex, Bittrex e Kraken. In alternativa un trader si può affidare a broker regolamentati che propongono piattaforme professionali che abbiamo provveduto a recensire.

Oltre al trading, come detto, gli investitori che intendono acquistare BTC come investimento a lungo termine possono mantenerli nei cosiddetti wallet. Questi sono dei portafogli per contenere bitcoin ed altre valute virtuali. I wallet possono essere di tipo software o anche di tipo hardware (come Ledger o Trezor), i più esperti possono addirittura crearsi il proprio wallet cartaceo senza l’ausilio di alcun dispositivo.

Un’ulteriore modalità di investimento è quella delle ICO (Initial Coin Offering) che mimica le offerte iniziali di acquisto delle società che andranno a quotarsi in borsa. Una ICO è in realtà un crowdfunding che permette all’investitore di accaparrarsi una quota di una criptovaluta prima che questa venga quotata su di un exchange. La quota viene solitamente erogata tramite forma di token, cioè la criptovaluta in sé, che poi l’investitore stesso potrà decidere di mantenere su di un apposito wallet o scambiare per altra valuta (virtuale o meno).

Il mercato delle ICO, che inizialmente ha funzionato ed ha portato ottimi profitti nei casi delle criptovalute più conosciute, è letteralmente esploso nel corso del 2017. Purtroppo però questo ha portato anche a dei risvolti negativi: molte ICO non sono ancora giunte sul mercato generando malcontento tra gli investitori e nel frattempo alcuni governi hanno restrinto o sono in procinto di dare una stretta regolamentativa a questo mercato che altrimenti potrebbe discreditare l’intero ecosistema delle criptovalute.

Sebbene il Bitcoin sia ancora uno strumento relativamente nuovo e non ancora noto alla maggior parte del pubblico, il superamento degli ostacoli che ha dovuto affrontare durante il suo processo di maturazione ne ha allargato l’adozione fino a farlo arrivare al livello attuale, ovvero alla soglia di una regolamentazione che potrebbe consacrarne il valore.

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