SoftBank è un’ holding finanziaria multinazionale con sede a Tokyo, fondata il 3 settembre del 1981 da Masayoshi Son; stiamo parlando di un vero e proprio colosso industriale, la terza più grande società quotata in borsa in Giappone dopo Toyota e MUFG e attualmente nella top 100 delle più grandi aziende al mondo, secondo Forbes, SoftBank attiva in settori come la telefonia (sia fissa che mobile), conessioni Internet a banda larga, commercio elettronico, finanza, marketing, progettazione di semiconduttori e altro. Stando a un comunicato stampa del diffuso lo scorso primo dicembre, SoftBank ha sviluppato una carta di debito (quelle che noi comunemente in Italia chiamiamo carte bancomat) che presenta integrato al suo interno un wallet blockchain, sviluppato in collaborazione con Dynamics, sviluppatore di carte con sede negli Stati Uniti. Il nuovo prodotto si chiama SBC Wallet Cards e potrà essere utilizzato sia come carta di debito tradizionale sia come portafoglio blockchain, attualmente solo in Giappone ma, secondo il piano di sviluppo presentato dall’azienda, presto il servizio verrà esteso a tutto il Sud-Est asiatico e negli USA.
Le SBC Wallet Cards funzioneranno attraverso un’app che permetterà l’archiviazione legale delle monete, oltre a consentire di usare la carta per acquisti online e prelievi bancomat; l’utente potrà controllare il saldo della carta e ogni altra informazione in tempo reale oltre che poter scambiare criptovalute con valute fiat e viceversa. Oltre alle normali funzioni di base che tutti ci aspettiamo da una carta di questo tipo il nuovo prodotto SBC permetterà anche agli utenti di controllare gli elettrodomestici intelligenti in casa tramite autenticandosi in maniera sicura proprio grazie ai dati anagrafici archiviati dalla carta. Come chiunque può intendere, quindi, con l’arrivo di questi nuovi strumenti le criptovalute sono pronte ad irrompere nella nostra quotidianità e a diffondersi sempre più velocemente tanto più diventa semplice e immediato il loro utilizzo; questo nuovo tipo di carte, infatti, se affiancate da una regolamentazione ragionevole, come ad esempio quella attualmente in discussione in Germania che permetterà alle banche di fare da intermediarie anche per quel che riguarda le cripto, finiscono inevitabilmente per incentivare l’uso delle criptovalute come mezzi di pagamento nella vita di tutti i giorni, con conseguente aumento esponenziale dell’adozione a livello globale.
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