Ormai la classifica redatta bimestralmente dal CCID Research Institute del Ministero dell’Industria e dell’Information Technology della Cina è diventato un appuntamento fisso per noi, per cui, essendo stato diffuso l’ultimo aggiornamento, andiamo a scoprire insieme come e se è cambiato qualcosa rispetto all’ultima volta che ce ne siamo occupati. Intanto bitcoin continua ad essere fuori dalla top ten, piazzato in undicesima posizione è però riuscito a riprendere qualche posto in classifica (l’ultima volta era piazzato ancora più indietro).
Nuovo rating cinese per le criptovalute
A guidare il rating cinese delle criptovalute è ancora EOS, primo nella lista di 37 progetti recensiti dai cinesi, seguito da ethereum, chiude il podio un progetto cinese, TRON di Justin Sun. Subito fuori dalle prime posizioni abbiamo due progetti che, in tutta franchezza, ammetto di conoscere poco (NULS, al quarto posto dopo aver recuperato una decina di posizioni dall’ultima volta) e praticamente nulla (Gxchain, al quinto posto, anche lei in salita). Male steem (che scivola dal quarto al nono posto), Lisk (che scivola dal sesto al quattordicesimo posto), ripple (che sprofonda dalla diciassettesima alla trentesima posizione) e monero (che perde ben dieci posizioni); stabili invece NEO, Decred e Litecoin (che confermano rispettivamente l’ottavo, il trentaquattresimo e il trentatreesimo piazzamento) oltre stratis, stellar e cardano (che perdono soltanto una posizione).
La vera sorpresa della classifica di questo mese, quindi, sono proprio le due posizioni subito fuori dal podio, per cui NULS e Gxchain che hanno guadagnato rispettivamente la bellezza di undici posizioni (per NULS passato dal quindicesimo posto al quarto) e quattro posizioni (per Gxchain passato dal nono al quinto posto). Ovviamente questa classifica è, come al solito, fortemente contestata perché non sembra rispecchiare i valori comunemente percepiti dalla comunità; che bitcoin possa piazzarsi molto peggio di EOS in qualunque classifica, giusto per fare un esempio, sono in molti a trovarlo ridicolo.
In passato ci siamo chiesti spesso come venisse stilato questo documento che, come molti denunciano, sembra favorire i progetti cinesi, oggi abbiamo qualche informazione in più da dare in merito. Il CCID considera tre categorie per stilare la sua classifica, che sono denominate “tecnologia di base”, “applicabilità” e “creatività”; i punteggi raccolti da ognuna di queste tre categorie, quindi, vanno a combinarsi per dare vita alla classifica che abbiamo appena commentato. Alla luce del mondo in cui vengono assegnati i punteggi, quindi, appare più facile comprendere che cosa rappresenti realmente questa classifica e perché bitcoin, pur essendo indiscutibilmente la regina delle criptovalute, finisca per piazzarsi sistematicamente così in basso.
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