Voi ci credete alla coincidenze? Io poco, fatto sta che negli ultimi tempi non ho potuto fare a meno di constatare che, come per magia, tutti i maggiori governi del mondo stanno avvertendo, improvvisamente tutti assieme, l’esigenza di rilasciare dichiarazioni pubbliche sul riciclaggio di denaro; questa volta è il turno del governo olandese, che, chi lo avrebbe mai detto, punta il dito contro il denaro contante e le criptovalute. A parte che verrebbe da chiedersi cosa abbiano fatto negli ultimi trent’anni tutti questi governi per contrastare il riciclaggio e come mai il tema diventa di così grande rilevanza proprio ora, l’altra cosa che lascia un po’ spaesati (o comunque lascia stranito chi capisce di cosa stiamo parlando) è che, guarda tu che strana coincidenza, tutti questi governi che improvvisamente scoprono tutti insieme l’importanza di contrastare il riciclaggio, lo fanno puntando il dito contro contante e criptovalute.
Criptovalute e contante
C’è solo un piccolo problema, che sia per quanto riguarda il contante sia per quanto riguarda le criptovalute sono due strumenti inadeguati a riciclare grandi moli di denaro, ma sono adattissimi a tutelare la privacy dei cittadini; se anche io fossi un criminale, mettiamo uno spacciatore, e mi facessi pagare in bitcoin o in contanti, poi non potrei semplicemente andare in banca a depositare 20mila euro (magari dopo aver cambiato i miei bitcoin) senza farmi istantaneamente scoprire. I grandi capitali non si ripuliscono certamente spostando contante e criptovalute, ma aprendo aziende ad hoc, attraverso il sistema delle fatture false e, quasi sempre, con la complicità delle banche; trovo quindi abbastanza strano che tutti questi governi, paladini della legalità, che vogliono ad ogni costo fermare il riciclaggio di denaro, non dicano mai una sola parola sulla necessità di regolamentare in maniera più stringente l’attività delle grandi aziende e quella delle banche, mentre parlano continuamente di vietare l’uso del contante e delle criptovalute. Stranamente, però, questi provvedimenti sarebbero inefficaci nel contrastare il riciclaggio di denaro ma sarebbero molto utili per disintegrare quel minimo di privacy delle transazioni che ancora ci rimane.
Tornando al governo olandese, con una dichiarazione rilasciata ieri, dai ministri delle finanze e della giustizia, esprime la volontà di limitare l’uso del contante, eliminare le banconote da 500€, aumentare i poteri di controllo (anche preventivi) da parte delle forze di polizia e regolamentare rigidamente le criptovalute per evitare il riciclaggio di denaro (ma con la prima conseguenza di creare un enorme sistema di controllo di massa sui cittadini); ovviamente i signori ministri non dicono nulla sui paradisi fiscali (che sono la casa dei capitali riciclati), ma forse questo dipende solamente dal fatto che l’Olanda stessa è sostanzialmente un paradiso fiscale. Particolarmente interessante, in questo senso, la dichiarazione del Ministro della Giustizia, Ferdinand Grapperhaus, che, dopo essersi travestito da supereroe della marvel indossando una calzamaglia (scherzo), ha tenuto ad affermare che:
“Il crimine non può pagare. Non nei Paesi Bassi, non in Europa e non in tutto il mondo. Attraverso uno sforzo congiunto, vogliamo portare l’approccio al riciclaggio di denaro ad un livello superiore”
A parte consigliare al signor ministro di cambiare spin doctor (andrebbe già bene sceglierne uno che non scriva da ubriaco) perché la frase “il crimine non paga” va bene per i fumetti e non per la realtà, lascia seriamente straniti che un paese come l’Olanda, che repubblica in un articolo del 2016 definiva “il più grande paradiso fiscale al mondo”, pretenda di guidare la crociata contro il riciclaggio di denaro. Tutte le iniziative che il governo olandese dichiara di voler porre in atto, per concludere, appaiono chiaramente scarsamente efficaci nel contrasto al riciclaggio di denaro, ma sono estremamente utili per istituire il controllo di massa sui cittadini; la sensazione, francamente, è che i governi di tutto il mondo non si sognino neanche lontanamente di voler aggredire i fondi neri (e parliamo di miliardi di dollari) che le grandi aziende e le multinazionali fanno sparire ogni anno (spesso operando al confine della legalità) ma forse questo è perché una fetta importante di quegli stessi fondi neri ritornano nelle tasche dei politici sotto forma di mazzett…
Emh, finanziamento ai partiti, volevo dire finanziamento ai partiti.
Poi certo, ci sono un’infinità di scandali che dimostrano come le grandi aziende accumulino fondi neri per poi farli rientrare come finanziamenti alle fondazioni dei partiti e dei politici con il chiaro intento di corromperli, ma sarebbe poco elegante da parte mia fare di tutta l’erba un fascio. Non è poco elegante invece, da parte dei politici, puntare il dito contro le criptovalute bollando tutti quelli che le usano come criminali quando ci sono centinaia di report che certificano come quella delle cripto usate per riciclare denaro sia una leggenda metropolitana. Il fatto poi che le criptovalute abbiano il potenziale di radere al suolo il sistema bancario attuale, insieme con i più grandi istituti di credito, che solo per coincidenza sono anche quelli che più frequentemente vengono travolti dagli scandali e che, sempre per puro caso, hanno legami strettissimi con la politica attraverso un sistema di porte girevoli che porta esponenti di governo a ricoprire incarichi apicali nelle banche ed ex dirigenti di banca a ricoprire importanti incarichi governativi, deve essere sicuramente solo una coincidenza.
Chi scrive è assolutamente certo che i governi agiscano nel nostro interesse, che siano tutti assolutamente onestissimi e che certi fenomeni siano pure e semplici coincidenze; il fatto che la tecnologia blockchain abbia il potenziale di demolire questa enorme fogna a cielo aperto fondata sul conflitto di interessi tra politica e potere economico è solo un caso, di sicuro queste persone attaccano le criptovalute per contrastare il riciclaggio di denaro e poco importa che le cripto non siano usate per riciclare il denaro, deve trattarsi chiaramente di un errore, di un’incomprensione, della difficoltà di comprendere appieno questa tecnologia. Si, sono sicuro, deve essere sicuramente per questo.
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