Se c’è un paese che di recente sta regalando soddisfazioni alla comunità degli appassionati di criptovalute questo è la Lituania, un paese piccolo ma dalla grande spinta innovativa; in una recente analisi, rilasciata proprio ieri, la banca centrale lituana ha infatti dichiarato che la struttura centralizzata intorno cui è organizzato l’attuale sistema economico-finanziario è obsoleta se si tratta di gestire un sistema costruito sulle criptovalute, tuttavia questo non dovrebbe costituire una remora a sperimentare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. In particolare, secondo la banca centrale, gli istituti di credito dovrebbero iniziare a investire nelle valute digitali di modo da acquisire la necessaria competenza e l’esperienza per non restare indietro. Marius Jurgilas, membro del consiglio di banca, ha più precisamente dichiarato che:
“È affascinante seguire la velocità con cui si sta evolvendo l’area delle risorse e delle valute virtuali. Non è prudente essere un osservatore occasionale, poiché ciò mette regolatori e supervisori nella posizione ansiosa di un genitore che è scontento nel vedere che la sua capacità di controllo viene completamente superata. L’approccio ideale, invece, è affrontare i rischi e acquisire esperienza pratica in un ambiente controllato. ”
Jurgilas ha poi ribadito che l’UE deve essere più rapida nel tenere il passo con lo sviluppo tecnologico o finirà per essere sorpassata da chi invece ha approcciato le nuove tecnologie blockchain con meno patemi d’animo e maggiore apertura mentale. Insomma, l’approccio della banca centrale lituana è quello che ognuno di noi desidererebbe poter constatare nel proprio paese, caratterizzato da un visione sulla tecnologia svuotata da fobie, intraprendente, orientata ad assecondare l’innovazione e non a reprimerla; le parole di Jurgilas, poi, sono ciò che vorremmo sentir dire dalla nostra classe dirigente. Nessuno pretende che stati e istituzioni si fiondino sulla tecnologia blockchain a capofitto, senza ponderarne rischi, limiti e criticità, e del resto non è questo l’approccio lituano; ciò che semplicemente ci augureremmo di vedere è la volontà a misurarsi con le nuove tecnologie, accettandone i vantaggi anche nel momento in cui questi vantaggi pongono a repentaglio l’attuale status quo. Quello che invece constatiamo attraverso le dichiarazioni che periodicamente personaggi di spicco della vita politica dei vari paesi rilasciano è la tendenza ottusa al conservatorismo, volta non tanto a prevenire eventuali rischio o problemi ma interamente orientata alla difesa degli equilibri attuali e dello status quo.
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