A riportarlo è Caijing, sito di informazioni finanziarie cinese che, con un articolo pubblicato proprio oggi, ci informa del fatto che i primi test relativi alla CBDC cinese partiranno a Shenzhen e Sunzhou, esiste però la possibilità che nelle prossime settimane si decida di estendere la sperimentazione anche ad altre città; a partecipare al progetto nella prima fase saranno sia società statali che private, con le quattro grandi banche commerciali cinesi (la banca industriale e commerciale della Cina, la Banca di Cina, la China Construction Bank e la Agricultural Bank of China) e i tre principali operatori nelle telecomunicazioni (China Telecom, China Mobile e China Unicom) destinati a giocare un ruolo di primissimo piano. Lo scopo è sperimentare la nuova moneta, che prenderà il nome di DCEP (acronimo di Digital Currency Elettronic Payment) in scenari concreti come ad esempio il pagamento dei trasporti, l’istruzione, l’assistenza sanitaria e le varie sperimentazioni che verranno ideate da banche e aziende di telecomunicazione per mettere alla prova il nuovo strumento. Il progetto pilota è stato diviso in due fasi, di cui la prima sembrerebbe già partita, mentre la seconda dovrebbe essere avviata nel corso del 2020 su una scala più estesa e qui entra in gioco proprio la città di Shenzhen, centro nevralgico sempre più importante nella Cina di oggi; se tutti i test avranno esito positivo, quindi, si procederà al lancio vero e proprio.
Caijing ha poi confermato che la volontà di accelerare sul progetto di una CBDC è stata il risultato della presentazione di libra (la moneta a cui sta lavorando facebook) ed ha aggiunto che, in un certo senso, DCEP avrebbe alcune somiglianze proprio con libra; questa, però, nonostante sarebbe una notizia molto interessante da analizzare non può essere dimostrata dal momento che non abbiamo abbastanza dettagli tecnici ne su libra ne sulla nuova moneta cinese. Intanto diversi funzionari della banca centrale cinese stanno tentando di rassicurare il pubblico garantendo che lo scopo di questa moneta è di sostituire il contante per cui avrà necessariamente caratteristiche che la rendano capace di competere col denaro cartaceo come l’abbiamo sempre conosciuto e quindi dovrà essere di facile utilizzo e, soprattutto, garantire un adeguato livello di privacy. Proprio questo punto, al netto di tutte le rassicurazioni date dal governo, lascia adito a numerosi dubbi dal momento che in pochi credono che la Cina, paese in cui il controllo di massa va facendosi sempre più pervasivo, sia realmente intenzionata ad offrire l’anonimato delle transazioni con la propria CBDC, tuttavia finché non avremo la possibilità di analizzare tecnicamente la nuova moneta toccherà prendere per buone le dichiarazioni del governo cinese.
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