In data odierna l’ufficio politico del comitato centrale del partito comunista cinese ha diffuso i risultati del diciottesimo studio nazionale sullo sviluppo della tecnologia blockchain; il presidente Xi Jingping ha rimarcato come la tecnologia blockchain sia centrale per lo sviluppo economico del paese e per una nuova rivoluzione industriale in Cina. Chen Chun, professore associato dell’università di Zhejiang e personaggio di spicco nell’Accademia cinese di ingegneria, ha illustrato il tema e discusso opinioni e suggerimenti con i membri dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del partito mentre Xi Jinping ha tenuto un discorso sottolineando come l’applicazione della tecnologia blockchain si sia estesa alla finanza digitale, all’Internet of Things, alla produzione intelligente, alla gestione della catena di approvvigionamento, al trading di risorse digitali e a numerosi altri settori. La Cina, quindi, dimostra per l’ennesima volta di essere l’unico paese al mondo ad aver pienamente compreso la reale portata della blockchain e ad aver intrapreso in maniera convinta i primi passi verso un’integrazione completa di questa tecnologia nella vita economica, politica e sociale del paese. Nonostante la Cina sia già comunemente percepita come uno dei massimi leader a livello globale nel campo della blockchain la classe dirigente cinese sembra essere convinta che sia necessario accelerare ulteriormente lo sviluppo di questa tecnologia promuovendo attivamente lo sviluppo e la ricerca di base, migliorando la capacità di innovazione originale e sforzarsi di consolidare ulteriormente la propria leadership nel settore. Ovviamente tutto questo ha acceso gli entusiasmi dei bitcoiners di tutto il mondo che hanno iniziato a commentare in massa la notizia sui social appena i membri cinesi della comunità hanno iniziato a farla circolare (primo tra tutti l’account @cnLedger che già in diverse occasioni abbiamo consigliato ai nostri lettori di seguire su twitter), tuttavia non ci dobbiamo dimenticare mai che quando i governi parlano di blockchain alludono prevalentemente a infrastrutture costruite con tecnologia DLT, per cui sostanzialmente centralizzate e profondamente differenti da reti come quella che consente il funzionamento di bitcoin. Gli investimenti pubblici nel settore, però, sono comunque importanti per sostenere la crescita e la maturazione di tutta l’industria, inclusa quella parte che punta alla piena decentralizzazione delle reti sottraendole così al controllo diretto dei governi. Il fatto poi che un paese come la Cina dichiari di voler investire nella creazione di team di ricercatori e sulla formazione di nuove professionalità capaci di sostenere la crescita dell’industria blockchain nel paese è una mossa di cui tutto il mondo delle cripto potrà giovarsi; il fatto che le università cinesi investano nella formazione di esperti in crittografia regalerà migliaia di sviluppatori ai progetti decentralizzati, favorendo la crescita e lo sviluppo di quel segmento del mercato che sta puntando tutto sulla decentralizzazione.
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