Land Rover (storico marchio inglese oggi di proprietà dell’indiana Tata Motors) ha confermato di aver avviato un test con IOTA teso a implementare sulle proprie auto un wallet che, nelle intenzioni, dovrebbe essere poi usato per ricompensare con criptovaluta i proprietari che decideranno di condividere con la casa madre vari tipi di informazioni; IOTA, lo ricordiamo, è una criptovaluta nata proprio per gestire e monetizzare l’internet delle cose. Il senso del test è molto chiaro, i proprietari degli autoveicoli condivideranno con Land Rover alcune informazioni come ad esempio la presenza di ingorghi, le condizioni del manto stradale ed ovviamente la diagnostica dell’auto e la casa madre li ricompenserà attraverso il pagamento di IOTA che verranno inviati direttamente al wallet integrato nell’automobile e potranno essere successivamente utilizzati per pagare il parcheggio, la ricarica elettrica o altri generi di servizi inerenti alla cura dell’auto.
Test con IOA per Land Rover
La cosa interessante, come affermato dallo stesso Dominik Schiener (co-fondatore di IOTA) è che in questo modo si viene a creare un’infrastruttura unica che potranno usare tutti i produttori di auto, non ci sarà quindi una blockchain BMW e una Land Rover (per esempio) con le rispettive differenti criptovalute native, ma un’unica blockchain (che ovviamente Shiener spera sia IOTA) con la sua moneta utilizzata indifferentemente da tutte le case automobilistiche. Un altro aspetto molto interessante di questa notizia è che questa sperimentazione viene seguita molto da vicino anche da Elon Musk che starebbe valutando di implementare la stessa tecnologia anche sulle auto elettriche prodotte dalla sua Tesla. Com’era abbastanza prevedibile appena questa notizia ha iniziato a circolare sui social il valore di IOTA è schizzato su di almeno un 10%, un segnale positivo per chi ha investito in questa moneta e un po’ per tutto il comparto delle cripto anche perché, come ben sappiamo, il prezzo raramente reagisce alle news (persino quelle più positive) in un mercato ribassista; questo può essere quindi un piccolo segnale che la spinta degli orsi si sta esaurendo e che i tori sono destinati a riprendere presto il controllo del mercato.
IOTA è poi uno dei progetti più chiacchierati del mercato, capace di esprimere enormi potenzialità (proprio perché unisce due delle tecnologie più rivoluzionarie in circolazione, la blockchain e IOT) ha però sempre suscitato numerose perplessità nella comunità anzi tutto per il suo protocollo di consenso (tangle) che, per quanto innovativo, non sembra capace di fornire ancora le giuste e necessarie garanzie in termini di sicurezza; finito al centro delle polemiche qualche tempo fa, quando un gruppo di ricercatori del MIT evidenziò una serie di criticità, i difetti emersi in questo protocollo di consenso sono stati prontamente corretti ma questo non ha ridotto la diffidenza della comunità nei confronti di questa moneta.
Ben vengano quindi le collaborazioni con grandi gruppi industriali dell’automobilismo, sia per favorire la diffusione della tecnologia blockchain sia per dare agli sviluppatori qualcosa di concreto su cui lavorare, visto che fino adesso il progetto IOTA era sembrato faticare abbastanza a trovare slancio e casi d’uso concreti. Insomma, questa notizia dimostra che la rivoluzione blockchain è appena iniziata e magari chissà che non sia possibile, nel giro di pochi anni, comprare la prima cripto-automobile così come oggi è già possibile acquistare i primissimi cripto-smartphone già disponibili in commercio.
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