A capo dell’operazione ci sarà Mark Hipperson, responsabile tecnologico del gruppo Barclays da oltre un decennio, ed il progetto prevede la creazione di una nuova banca, attiva nel mercato inglese, che consentirà agli utenti di gestire attraverso il proprio conto sia criptovalute che valuta fiat; si chiamerà Ziglu e permetterà agli utenti di aprire i propri conti e di gestirli in maniera completamente gratuita. La piattaforma offrirà anche servizi di exchange e gli utenti potranno scambiare valute FIAT estere ai tassi interbancari, mentre gli scambi di criptovaluta saranno disponibili al miglior prezzo offerto dal mercato; gli utenti potranno inoltre agganciare ai propri conti una carta mastercard che permetterà loro di spendere comodamente qualunque valuta detengano in portafoglio, criptovalute incluse, con una dinamica di conversione istantanea. Nelle intenzioni di Hipperson c’è di espandere l’attività di Ziglu a livello globale, tuttavia inizialmente la banca opererà solo sul territorio del regno unito; non si tratta, ovviamente, del primo servizio del genere che viene lanciato, ma questa notizia ci permette comunque di definire quale direzione dovranno inevitabilmente prendere le banche se vorranno sopravvivere all’onda d’urto generata dal diffondersi della tecnologia fintech.
Mentre altrove, Italia inclusa, le banche si apprestano a sgravare i costi della politica monetaria espansiva voluta da Draghi sui correntisti, quindi, lo scenario a livello globale sembra muoversi chiaramente verso la gratuità dei servizi bancari; non solo i conti dovranno essere gratuiti, ma le banche dovranno offrire ai clienti anche la possibilità di detenere sullo stesso conto più valute contemporaneamente, sia crittografiche che fiat, di modo da consentire anche ai piccoli risparmiatori di proteggersi dai danni che, potenzialmente, una politica monetaria irrazionale potrebbe generare. Mentre si fanno più insistenti le voci di un’imminente crisi del debito sovrano e nuovi paesi si trovano a dover gestire il rischio rappresentato da un’inflazione che rischia, proprio a causa delle manovre monetarie poco ortodosse (per così dire) volute dalle grandi banche centrali (USA, UE, ma anche Cina e Russia), la possibilità di diversificare i propri risparmi in più valute senza dover aprire decine di conti differenti è ciò che potrebbe permettere alle banche di non cadere sotto i colpi sferrati dalla diffusione delle criptovalute a livello globale.
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