Le recenti mosse dell’amministrazione Trump mostrano un cambiamento radicale nell’approccio degli Stati Uniti verso Bitcoin e il mondo delle criptovalute.
Una riserva strategica di Bitcoin senza fondi pubblici
L’amministrazione Trump torna a far parlare di sé nel mondo delle criptovalute, questa volta con un piano ambizioso, costruire riserve strategiche di Bitcoin finanziate non dai contribuenti, ma attraverso entrate daziarie e una possibile rivalutazione delle riserve auree. Il progetto, che punta a rafforzare la sovranità digitale degli Stati Uniti, segna una svolta nella politica economica americana verso una maggiore apertura alla finanza decentralizzata.
Bo Hines, direttore esecutivo del Presidential Council of Advisers on Digital Assets, ha rivelato che l’amministrazione sta valutando metodi “a impatto zero sul bilancio” per acquistare Bitcoin da parte del governo federale. Una delle opzioni principali è l’utilizzo dei dazi commerciali raccolti tramite la politica “America First” di Trump, trasformandoli in risorse per costruire una riserva nazionale di BTC senza gravare sui cittadini.
L’iniziativa arriva a seguito di un ordine esecutivo firmato dal presidente Trump che autorizza la creazione della Strategic Bitcoin Reserve, inizialmente alimentata con criptovalute confiscate in casi giudiziari. Attualmente, secondo i dati di Arkham, gli Stati Uniti detengono circa 198.000 BTC.
Rivalutare i certificati d’oro
Oltre ai dazi, un’altra strategia in fase di studio è la rivalutazione dei certificati aurei del Tesoro. Attualmente, l’oro detenuto dal governo è valutato a 43 dollari l’oncia, ma il prezzo di mercato si aggira attorno ai 3.200 dollari. La differenza contabile genererebbe un surplus che potrebbe essere impiegato per acquistare Bitcoin, senza la necessità di vendere effettivamente oro fisico.
Hines ha dichiarato: “Tutto è sul tavolo. Vogliamo quanti più Bitcoin possibile, e non lasceremo nulla di intentato”.
La proposta si inserisce in un contesto di rinnovato entusiasmo verso le criptovalute, rafforzato anche da previsioni ottimistiche di figure di spicco nel settore. Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, ha recentemente previsto un valore di 250.000 dollari per Bitcoin entro la fine del 2025, supportato dalla crescente adozione da parte dei giganti tecnologici (Apple, Amazon, Google, etc.), dall’ingresso istituzionale favorito da nuove leggi, e da possibili riduzioni dei tassi da parte della Fed.
L’amministrazione Trump sembra voler capitalizzare su questa finestra di opportunità, sfruttando risorse già esistenti come i dazi e l’oro per posizionare strategicamente gli USA nel mondo delle criptovalute.
Verso un nuovo paradigma finanziario?
Il piano potrebbe rappresentare un precedente storico, con gli Stati Uniti che diventano il primo Paese a costituire una riserva sovrana di Bitcoin finanziata senza tasse, ma usando strumenti fiscali esistenti e asset strategici. Una mossa che, se attuata con successo, potrebbe riscrivere le regole della geopolitica monetaria e spingere altri Stati a seguire lo stesso percorso.
In un panorama globale sempre più incerto, tra tensioni internazionali e instabilità economica, Bitcoin si profila sempre di più come asset simile all’oro, infatti la stessa BlackRock lo ha definito più volte “oro digitale“.
La meme coin legata al rally di Bitcoin
BTC Bull Token sta attirando l’attenzione del mercato grazie a una proposta innovativa che unisce ricompense in Bitcoin, funzionalità interessanti e rendimenti passivi in questo preciso momento storico.
Attualmente in fase di prevendita sul sito web ufficiale con oltre 4,7 milioni di dollari raccolti, il token è progettato per seguire l’andamento del prezzo di Bitcoin, offrendo vantaggi diretti ai suoi detentori ogni volta che BTC raggiunge nuovi traguardi.
Tra le principali funzionalità spiccano gli airdrop in Bitcoin che si attivano quando BTC supera soglie predefinite (150.000, 200.000, 250.000 dollari). Ogni evento di airdrop è accompagnato da un token burning, ovvero una riduzione dell’offerta in circolazione, contribuendo così a rendere $BTCBULL più prezioso nel tempo.
$BTCBULL include anche un sistema di staking ad alto rendimento, con un interesse annuo dell’87%, accessibile già durante queste prime fasi. Gli utenti possono bloccare i propri token per generare reddito passivo, favorendo la stabilità del progetto attraverso il mantenimento a lungo termine.
Grazie a una distribuzione dei token chiara e un ecosistema in crescita, BTC Bull Token si propone come una scelta strategica per chi desidera cavalcare il trend rialzista di Bitcoin con vantaggi aggiuntivi, secondo analisti crypto come SamuBit.
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