Il nuovo quadro normativo non solo fornisce maggiore chiarezza agli operatori del mercato, ma legittima anche l’integrazione delle stablecoin e dei token digitali nei sistemi finanziari tradizionali.

GENIUS Act: punto di svolta per le stablecoin
Il 17 giugno 2025, il Senato degli Stati Uniti ha approvato con un ampio consenso bipartisan (68 voti favorevoli e 30 contrari) il GENIUS Act (Guiding and Establishing National Innovation for U.S. Stablecoins), segnando un momento storico per la regolamentazione federale delle stablecoin e per l’intero settore crypto.
La nuova normativa stabilisce criteri rigorosi per l’emissione di stablecoin ancorate al dollaro, imponendo che possano essere emesse solo da enti regolamentati come banche assicurate o istituzioni finanziarie non bancarie autorizzate. Ogni token dovrà essere coperto da riserve in rapporto 1:1, con obbligo di pubblicazione mensile della composizione delle riserve e delle modalità di riscatto, per garantire trasparenza e protezione degli utenti.
Il provvedimento include inoltre misure stringenti contro il riciclaggio di denaro, protezioni per la sicurezza nazionale e vincoli specifici per emittenti esteri. Degno di nota anche il divieto, con alcune eccezioni, per i membri del Congresso di trarre vantaggio economico diretto da tali attività. L’approvazione del GENIUS Act rappresenta una svolta per l’industria delle criptovalute, che da tempo chiedeva una cornice normativa chiara per favorire l’adozione istituzionale dei pagamenti digitali.
Aziende come Circle, emittente della stablecoin USDC, hanno accolto la notizia con grande entusiasmo, registrando un’impennata del 542% nel valore del titolo azionario (CRCL) rispetto al valore di quotazione, avvenuta due settimane fa.
JPMorgan guida la transizione dei mercati finanziari
Il recente incontro tra JPMorgan e la Crypto Task Force della SEC rappresenta un passo cruciale nell’evoluzione dei mercati finanziari verso l’adozione della tecnologia blockchain. Al centro della discussione, la transizione delle attività di mercato dei capitali verso blockchain pubbliche e la regolamentazione degli asset tokenizzati.
I dirigenti di JPMorgan, Scott Lucas, Justin Cohen e Aaron Iovine, hanno illustrato le iniziative del colosso bancario nel campo del finanziamento digitale, come la piattaforma per accordi di riacquisto all’interno del segmento “Digital Debt Services”, e hanno evidenziato l’importanza di coniugare innovazione tecnologica, velocità delle transazioni e conformità normativa.
A margine del confronto con la SEC, JPMorgan ha annunciato il lancio pilota del token di deposito JPMD, basato su una layer2 di Ethereum, ovvero Base sviluppata dall’exchange Coinbase. Il progetto punta a migliorare la liquidità e la sicurezza operativa tramite token che rappresentano depositi bancari, distinguendosi dalle tradizionali stablecoin e riflette una visione più conforme al quadro normativo esistente. Questo approccio proattivo, che coniuga competitività e collaborazione con le autorità, potrebbe diventare un modello per l’intero settore finanziario nella transizione verso gli asset digitali.
JPMD: il primo token di deposito su blockchain pubblica
Pur condividendo alcune caratteristiche con le stablecoin tradizionali, JPMD è tecnicamente un token di deposito, rappresentando una versione digitale dei dollari già detenuti dai clienti istituzionali della banca, e non una valuta supportata da riserve esterne.
Secondo Naveen Mallela, responsabile globale di Kinexys, la divisione blockchain di JPMorgan, si tratta della prima volta che una banca commerciale trasferisce denaro depositato su una blockchain pubblica. L’infrastruttura attuale di JPMorgan è già in grado di gestire transazioni per un valore fino a 2 miliardi di dollari al giorno, e il lancio di JPMD punta a espandere ulteriormente questa capacità, rendendolo un pilastro strategico per la futura integrazione della blockchain nel sistema finanziario tradizionale.
Best Wallet: il ponte sicuro tra mondo crypto e istituzioni
In questo contesto si inserisce Best Wallet, che si sta affermando come una delle soluzioni più complete e affidabili per la gestione delle criptovalute e stablecoin nella finanza decentralizzata.
Best Wallet non è semplicemente un wallet digitale, ma un vero e proprio hub multifunzionale pensato per accompagnare sia investitori esperti che neofiti nell’universo delle criptovalute. Tra le sue caratteristiche principali spiccano il supporto a oltre 60 blockchain, la gestione di più wallet in un’unica app, una carta dedicata per spendere cripto nei negozi, l’aggregatore di staking per scegliere facilmente i migliori rendimenti passivi e la funzione “Upcoming Tokens”, che consente agli utenti di accedere in anticipo a prevendite esclusive e progetti emergenti ad alto potenziale.
La natura aperta e interoperabile di Best Wallet lo rende quindi uno strumento ideale per interagire con le blockchain pubbliche. Inoltre, grazie al token nativo $BEST, che offre vantaggi come riduzione delle commissioni, rendimento da staking del 104% apy, cashback fino all’8% sulla crypto card e diritto di governance, Best Wallet permette anche una partecipazione attiva alla crescita dell’ecosistema stesso.
$BEST è disponibile in fase di prevendita, a un costo ridotto di 0,025205 dollari, dove sono già stati superati i 13,4 milioni di dollari, prima della quotazione del token su popolari exchange cripto, come Uniswap. Secondo diversi analisti, tra cui Matteo Afrasinei, il token potrebbe aumentare di valore notevolmente, dopo che verrà reso accessibile all’intero mercato cripto.
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