Nonostante in termini di prezzo ripple stia faticando non poco negli ultimi mesi un nuovo rapporto diffuso dall’azienda che tiene le fila della terza criptovaluta per capitalizzazione del mercato rivela che nel corso del secondo trimestre 2019 ripple ha piazzato la bellezza di 251mln di dollari di XRP sul mercato. Tradotto in soldoni significa che la vendita della moneta ha avuto un rialzo di quasi il 50% rispetto al trimestre precedente.
Ripple scommette 250mln di dollari di XRP
Nello stesso rapporto si può leggere che, anche in virtù delle ottime vendite fin qui effettuate, Ripple ridurrà la vendita degli XRP nel prossimo trimestre anche perché la sensazione, agli occhi di molti, è che queste vendite trimestrali vadano poi a gonfiare i volumi di scambio sui vari exchange; come noto, infatti, ripple si è impegnata pubblicamente a gestire adeguatamente il problema dei volumi gonfiati, di conseguenza è stato disposto il fermo temporaneo delle vendite programmatiche e sono stati introdotti dei limiti alle vendite istituzionali, nella speranza che questo basti a riportare il problema dei volumi gonfiati in una situazione di normalità.
Un’altra informazione che emerge dalla lettura del rapporto riguarda invece la gestione del fondo di garanzia istituito da ripple; secondo quanto riportato ogni mese circa un miliardo di XRP sarebbero stati prelevati dal fondo per tutta la durata del secondo trimestre, per un importo complessivo di 3MLD, dei quali 2,1 sono stati reinvestiti in contratti di deposito a garanzia, mentre la quota residua è stata utilizzata per finanziare gli sviluppi di XRP tramite le sue partnership con incubatori, Xpring e RippleNet. Qualche settimana fa, non a caso, avevamo scritto che proprio Xpring aveva annunciato di aver investito mezzo miliardo di dollari in progetti che avrebbero dovuto sostenere l’uso di XRP, ecco, adesso sappiamo da dove arrivano quei soldi.
Riassumendo, quindi, nonostante le performance sul mercato siano abbastanza carenti i risultati in termini aziendali di Ripple sono comunque soddisfacenti; il consorzio R3 sta facendo tutti i passi giusti per garantire a XRP di vedere il proprio valore sostenuto da casi d’uso concreti e sta investendo molto in questa direzione. Difficile dire oggi quale sarà l’effetto di queste strategie sul prezzo dei token in un’ottica di lungo periodo, anche perché ripple ha numerose piattaforme concorrenti e tutte molto agguerrite, una cosa però è certa, che questa moneta è qui per restare e, anche se adesso non sembra possibile, sicuramente tornerà in un prossimo futuro a regalare un nuovo massimo storico.
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