Negli ultimi 30 giorni, stando ai dati di Artemis, le memecoin hanno registrato un rendimento medio del 103%, oltre 6 volte superiore al rendimento medio del mercato delle criptovalute, pari al 16,1%.
A trainare questa crescita sono state Dogecoin (DOGE) e Pepe (PEPE), con un incremento pari rispettivamente al 196,1% e al 115%. Nel frattempo, Bonk (BONK), basata su Solana, è salita del 70,2%, mentre Brett (BRETT) di Base ha registrato un aumento di prezzo del 63,5% nei 30 giorni.
Si noti altresì come molti memecoin direttamente legati alle elezioni statunitensi siano crollati nei giorni successivi alla conclusione della corsa presidenziale, tra cui MAGA (TRUMP), che è sceso del 72% negli ultimi 30 giorni.
Secondo la piattaforma di market insights Kaito AI, al 14 novembre i memecoin controllavano quasi il 24% del mindshare degli investitori, con la conseguenza che quasi un investitore di criptovalute su quattro che posta su X sta discutendo di memecoin.
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L’andamento dei settori crypto
Artemis si è poi concentrata su quali siano i settori cripto che stanno ottnendo un rendimento migliore di quello medio mensile del mercato.
Ha così scoperto che il settore “store of value”, che comprende token come Dash (DASH), Litecoin (LTC) e Monero (XMR), ha registrato un guadagno medio del 48,2%. I token nativi delle blockchain di prima generazione, incentrati sulle funzionalità degli smart contracts, come Cardano (ADA) ed Ethereum Classic (ETC), hanno seguito a ruota, con un balzo del 47,1% negli ultimi 30 giorni.
Nel frattempo, le piattaforme di smart contracts come Solana (SOL) e Sui (SUI) hanno registrato guadagni medi del 24,3%, superando di poco il rendimento medio del mercato. I guadagni relativamente deboli del settore nel suo complesso, nonostante la forte performance di SOL e SUI, sono principalmente il risultato della scarsa performance di altri token dell’indice, tra cui tomiNet, Celo (CELO) e Optimism (OP), in perdita.
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