Il nuovo record dell’oro riflette un profondo cambiamento nella fiducia degli investitori verso le valute FIAT tradizionali, come euro o dollaro, e le politiche economiche globali.

Oro ai massimi storici: la corsa al “bene rifugio”
Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record assoluto, toccando quota 3.674 dollari l’oncia, in crescita del 30% da inizio anno. Questa impennata coincide con i massimi storici dei mercati azionari globali, ma racconta una storia opposta, con gli investitori che si fidano sempre meno del dollaro come “bene rifugio” e stanno riversando i capitali sul metallo giallo.
La richiesta di sicurezza e protezione è evidente anche sul mercato fisico, aziende come IBV International Vaults London registrano un aumento marcato della domanda di cassette di sicurezza private per custodire lingotti e metalli preziosi.
Parallelamente cresce la domanda di strumenti finanziari legati all’oro. VanEck ha segnalato che il suo ETF Gold Miners è stato il miglior prodotto del mese di agosto, con performance spinte dai solidi risultati operativi delle società minerarie e da valutazioni considerate ancora “attraenti”.
Il dollaro USA perde appeal
La valuta americana soffre per le preoccupazioni sul debito pubblico di circa 35.000 miliardi di dollari e sull’efficacia delle politiche economiche. Secondo Sean Callow di InTouch Capital Markets, gli investitori vedono nelle tensioni commerciali, con i dazi “reciproci” introdotti dall’amministrazione Trump, e negli attacchi della Casa Bianca alla Federal Reserve segnali di instabilità.
Il risultato è stato un abbandono dei Treasury statunitensi e un flusso crescente verso l’oro, favorito anche dalla prospettiva di tassi d’interesse più bassi a partire da questo mese e da dati sul lavoro più deboli del previsto. Anche se parte del trend potrebbe invertirsi con la ripresa dell’economia USA, la domanda di oro continuerà a essere sostenuta da banche centrali e investitori privati in cerca di un’alternativa al dollaro.
Stagflazione: il fantasma degli anni ’70
Le banche centrali restano acquirenti netti di oro, e questo è un segnale forte. Secondo il World Gold Council, gli acquisti si sono solo moderati a luglio, ma non si sono fermati. Il messaggio è chiaro, l’oro viene accumulato per difendersi dallo scenario di stagflazione, cioè crescita debole combinata con inflazione alta, come accadde negli anni ’70.
Il CEO di Stockspot, Chris Brychi, sottolinea che il rally del 2024–2025 riflette questo mix di rischi, tassi in calo, dollaro debole, incertezza sui dazi e acquisti record da parte delle banche centrali. L’oro diventa così, insieme a Bitcoin ormai considerato oro digitale, uno dei pochi asset capaci di mantenere valore e attrattiva anche in condizioni economiche sfavorevoli.
La nuova frontiera: oro tokenizzato
Parallelamente al mercato tradizionale, cresce la finanza digitale collegata all’oro. Il mercato dell’oro tokenizzato ha superato i 2,5 miliardi di dollari proprio mentre il metallo prezioso toccava nuovi massimi. La tokenizzazione dell’oro permette agli investitori di acquistare versioni digitali, garantite da riserve fisiche, e scambiarle su blockchain 24/7 con maggiore rapidità e trasparenza.
Questo fenomeno mostra come la ricerca di beni rifugio stia evolvendo: non solo lingotti nei caveau, ma anche token digitali che rappresentano la stessa sicurezza in chiave moderna.
L’espansione delle stock tokenizzate
Il trend della tokenizzazione non riguarda solo l’oro. L’exchange Kraken ha annunciato l’espansione della sua piattaforma di xStocks, dedicata alle azioni USA tokenizzate per gli investitori europei.
Questa mossa amplia l’accesso a titoli rappresentati digitalmente, rendendoli negoziabili su blockchain con orari estesi, più liquidità e costi ridotti rispetto ai mercati tradizionali.
Il wallet per gestire gli asset digitali
Per investire ed operare con questa nuova tipologia di asset digitali è necessario utilizzare determinati wallet web3, capaci di interagire con la tecnologia blockchain. In questo contesto si inserisce Best Wallet, una delle piattaforme più innovative, perché combina un wallet con supporto a più di 60 blockchain, con un DEX integrato per effettuare scambi rapidi, un aggregatore di staking per ottenere rendite passive, e accesso a prevendite esclusive tramite la funzione Upcoming Tokens.
Il token nativo $BEST è il cuore dell’ecosistema, garantisce benefici esclusivi come scambi senza commissioni, voto di governance sull’ecosistema, accesso anticipato alle prevendite e premi dedicati agli utenti più attivi, oltre a offrire uno staking con APY dell’84%, e cashback fino al’8% sulle spese effettuate con la Best Card.
L’app, disponibile su Android e iOS, ha già ottenuto 500.000 download ed è progettata per essere intuitiva e veloce, senza dover passare da piattaforme centralizzate.
$BEST è disponibile in prevendita a un costo di 0,025615 dollari, con 15,6 milioni di dollari raccolti fino a questo momento e gli investitori che si preparano alla quotazione del token sugli exchange.
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