Il panorama delle cripto stablecoin sta rapidamente evolvendo, spinto da una combinazione di innovazione tecnologica, regolamentazione favorevole in alcune giurisdizioni e crescente domanda istituzionale.
Circle si espande a Wall Street
Circle, l’emittente della stablecoin USDC, ha annunciato un’espansione significativa della sua offerta pubblica iniziale (IPO) negli Stati Uniti, puntando a una valutazione fino a 7,2 miliardi di dollari. La società prevede di vendere 32 milioni di azioni a un prezzo compreso tra 27 e 28 dollari ciascuna, rispetto alla precedente offerta di 24 milioni di azioni a un prezzo tra 24 e 26 dollari. Questa mossa riflette un crescente interesse degli investitori verso le aziende crypto regolamentate, in un contesto di mercato favorevole sotto l’amministrazione Trump, che ha mostrato supporto per regolamentazioni più amichevoli nel settore.
Circle ha registrato entrate di 578,6 milioni di dollari nel primo trimestre del 2025, con profitti netti di 64,8 milioni di dollari. La stablecoin USDC, seconda per capitalizzazione di mercato dopo Tether, ha circa 61 miliardi di dollari in circolazione. L’IPO sarà sottoscritta da J.P. Morgan, Citigroup e Goldman Sachs, con l’intenzione di quotarsi alla Borsa di New York sotto il simbolo “CRCL“.
Ripple conquista Dubai con la stablecoin RLUSD
Ripple invece ha segnato un nuovo traguardo strategico nel suo piano di espansione globale grazie all’approvazione ufficiale della stablecoin RLUSD da parte della Dubai Financial Services Authority (DFSA). La notizia rappresenta un passo fondamentale per l’integrazione di Ripple all’interno del Dubai International Financial Centre (DIFC), uno dei più importanti hub finanziari del Medio Oriente. La stablecoin, ancorata 1:1 al dollaro statunitense e sostenuta da riserve liquide di alta qualità, è destinata a un uso istituzionale piuttosto che al trading retail, e sarà soggetta a doppia supervisione normativa da parte della DFSA e del New York Department of Financial Services (NYDFS).
RLUSD è progettata per offrire un’alternativa affidabile ed efficiente ai tradizionali sistemi di pagamento transfrontalieri. A differenza di molte stablecoin che vengono utilizzate per scambi cripto-on-chain, RLUSD si rivolge al mercato B2B, mirando a ridurre le inefficienze nei pagamenti internazionali. L’integrazione diretta della stablecoin nella piattaforma di pagamento autorizzata di Ripple negli Emirati Arabi Uniti permetterà transazioni più rapide, trasparenti e sicure. Secondo Jack McDonald, vicepresidente senior per le stablecoin di Ripple, l’approvazione del DFSA rappresenta una prova concreta dell’impegno dell’azienda verso trasparenza, affidabilità e rispetto normativo.
Il contesto normativo e la legge GENIUS
Sul fronte normativo americano, il Congresso si prepara a discutere il GENIUS Act (Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins), una legge che potrebbe costituire il primo quadro giuridico completo per le stablecoin negli Stati Uniti. Nonostante il sostegno crescente da parte di gruppi come la Blockchain Association, la DeFi Education Fund e il Crypto Council for Innovation, l’iter legislativo rischia di essere ostacolato da emendamenti non correlati, come quello sui costi delle carte di credito proposto dai senatori Dick Durbin e Roger Marshall.
Questo emendamento, parte del Credit Card Competition Act (CCCA), vorrebbe imporre maggiore concorrenza tra i circuiti di pagamento, ma è stato criticato da vari esponenti politici e del settore come un tentativo di strumentalizzare la legge sulle stablecoin per altri scopi. Se non si troverà un accordo, l’approvazione finale della legge potrebbe slittare alla settimana del 9 giugno.
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