Non hanno ancora raggiunto il grande pubblico, le criptovalute, e per arrivare ad una vera e propria adozione di massa ecco che arriva la ricetta di un dirigente di Mastercard secondo il quale le crypto devono diventare una parte “invisibile” del sistema finanziario.
Per l’adozione di massa le crypto “devono diventare invisibili”
È stato un dirigente di Mastercard a suggerire questa apparentemente bizzarra soluzione per far sì che le criptovalute riescano finalmente a raggiungere il grande pubblico. Il vicepresidente di Mastercard per lo sviluppo e l’innovazione di nuovi prodotti, Harold Bossé, nel corso di un evento online ospitato dalla piattaforma di smart contract Avalanche, ha spiegato che per ottenere una vera integrazione delle valute virtuali nei sistemi esistenti la formula corretta da seguire è nientemeno che “diventare invisibili”.
“Continuo a dirlo e sembro un disco rotto, ma (le crypto) devono sparire in background per un utente a cui non importa” ha detto il dirigente “onestamente a mia madre non importa che si tratti di finanza decentralizzata o DeFi”.
Una crescita, il dirigente di Mastercard, ha confidato di aspettarsela in quei contesti in cui le aziende possono incorporare i prodotti DeFi nella loro offerta esistente. Lo stesso dirigente ha poi fatto notare la mancanza di conoscenza sulle criptovalute anche ai livelli dirigenziali, indicando il costo e la velocità della blockchain, nonché le questioni normative, come ostacoli per le aziende che adottano le tecnologie DeFi.
Per la ripartenza del mercato crypto serve un’iniezione di fiducia
Queste ultime settimane sono state particolarmente dure per il mercato delle criptovalute e quindi per gli investitori, molti dei quali hanno visto sfumare prospettive di guadagno finora interessanti, e nella peggiore delle ipotesi hanno visto andare in fumo una parte importante dei propri asset digitali.
L’evento simbolo del crollo del mercato crypto dei giorni scorsi è senza dubbio il tracollo della stablecoin di Terra e dei suoi token gemelli UST e LUNA. Il dirigente di Mastercard ha quindi toccato anche questo tasto, evidenziando quanto sia importante un adeguato livello di fiducia nel sistema crypto per arrivare ad una adozione di massa.
“Nessuno utilizzerà asset digitali su blockchain a meno che non sia assolutamente certo che questi soldi sono soldi buoni” ha infatti tenuto a sottolineare Bossé, che ha spiegato che per portare più istituzioni a contatto con il mercato delle criptovalute la community deve uscire dalla sua bolla e convincere i più scettici della loro utilità.
Perché le criptovalute devono “diventare invisibili”
Il dirigente di Mastercard, Harold Bossé, ha poi approfondito la questione spiegando in che modo le criptovalute dovranno “diventare invisibili” allo scopo di raggiungere una platea più ampia.
Mentre il tema si spostava sul prodotto delle sottoreti di Avalanche (AVAX), delle reti blockchain specifiche dell’applicazione che permettono a sviluppatori e organizzazioni di creare blockchain personalizzate, Bossé ha detto chiaro e tondo che le aziende che utilizzano soluzioni blockchain dovrebbero sforzarsi di renderle impercettibili per l’utente.
“La complessità della tecnologia deve scomparire” ha spiegato quindi il dirigente “alla fine del gioco dovremmo far funzionare queste sottoreti proprio come internet funziona oggi”.
E giusto per tornare sul token Avalanche AVAX, non è stata una sicuramente una settimana positiva, con il prezzo che è sceso di oltre il -14% negli ultimi sette giorni.
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