Nella giornata di ieri hanno iniziato a circolare notizie abbastanza inquietanti su twitter, come riferiscono una serie di account locali, infatti, la regione del Sichuan, dove si concentrano buona parte delle miniere bitcoin grazie ai costi bassi dell’energia idroelettrica, è stata messa in ginocchio da una serie di alluvioni; da quello che sappiamo attualmente almeno una mining farm sarebbe coinvolta in maniera pesante dal fenomeno, stiamo parlando di Poolin, la quarta mining farm per grandezza di tutta la rete bitcoin.
Bitcoin in ginocchio in Cina a causa delle alluvioni
Le inondazioni, infatti, hanno colpito le strutture di Poolin rendendo impossibile proseguire l’attività; in questo momento, quindi, tutta la forza lavoro Poolin è impegnata nel tentativo di salvare le attrezzature dal fango e dall’acqua, di modo da ridurre il più possibile i danni. Non si hanno per ora notizie di altre mining farm coinvolte, tuttavia nella regione del Sichuan, come accennato, si concentra il grosso dell’attività mineraria cinese per cui non è possibile escludere a priori che qualche altra grossa miniera sia rimasta coinvolta; tra i primissimi ad informare la comunità di quanto stesse accadendo in Cina segnaliamo Red Li, co-founder di 8btc (uno dei media cinesi leader per quanto riguarda l’informazione sulle criptovalute), il quale, oltre a pubblicare delle foto per permettere a tutti di comprendere la gravità della situazione, ha però evidenziato come il rallentamento dell’attività estrattiva in Cina non abbia avuto alcun effetto sostanziale sull’hashrate della rete.
La situazione, quindi, nonostante sia grave sotto il profilo economico, molte attività sono state pesantemente danneggiate, rimane tutto sommato sotto controllo per quel che riguarda bitcoin; l’ultima volta che delle alluvioni avevano colpito pesantemente la stessa zona, infatti, l’hashrate della rete bitcoin era precipitato, va però detto che stiamo parlando del luglio 2018 per cui non è dato sapere se sul crollo dell’hashrate abbiano influito più le inondazioni in Cina o il bear market di bitcoin.
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