Il dato emerge dall’analisi dei dati della blockchain, che dimostrano come il 20 di Luglio l’hash rate abbia toccato un nuovo picco massimo con una velocità di 79TH/sec; tirando le somme, quindi, il fatto è che rispetto a due anni fa, quando il prezzo di bitcoin toccò il massimo di 20mila dollari, la rete, dopo aver toccato questo nuovo record storico, risulta complessivamente otto volte più potente di quanto non fosse alla fine del 2017. E’ la terza volta in poche settimane che bitcoin disintegra l’ultimo picco massimo della potenza di hash appena raggiunto, la prima volta era stata il 21 giugno scorso (con 65Th/sec) e poi una decina di giorni dopo (il primo di questo mese), per la seconda volta, un nuovo record (70 TH/sec); con quello di due giorni fa, quindi, è il terzo record di fila in meno di un mese, un segnale importante della crescita enorme che la rete bitcoin ha avuto nel corso di questo 2019.
La rete Bitcoin è molto più potente di due anni fa
L’altro aspetto positivo, oltre al record in se, è il modo in cui è arrivato; negli ultimi giorni, infatti, il prezzo di bitcoin ha faticato parecchio, con una quotazione che galleggia intorno ai 10mila dollari ha già perso una bella quota del proprio valore rispetto all’ultimo massimo di qualche settimana fa e nonostante questo non solo la rete è cresciuta, come dimostra l’ultimo record storico della potenza di hash, ma le commissioni sono rimaste ragionevolmente basse. Q
uando manca ormai meno di un anno al prossimo halving di bitcoin, con le attenzioni di tutti i maggiori osservatori rivolte al prezzo, questa volta bitcoin fa parlare di se per un dato puramente tecnico; se poi questo vorrà dire che quello che abbiamo visto negli ultimi giorni è un semplice ritracciamento e che presto torneremo a viaggiare su nuovi massimi è tutto un altro discorso. Molti analisti, comunque, tendono a mettere in relazione questi dati tra di loro, per cui, sostengono, quando sale l’hash rate aumenta il prezzo, o viceversa; volendo le correlazioni sono infinite, tra queste quelle comprovate sono però molto poche.
Vedremo se anche questa volta la combinazione tra l’approssimarsi dell’halving e la crescita dell’hash rate contribuirà a spedire il prezzo di bitcoin a toccare un nuovo massimo storico, per adesso possiamo solo aspettare e restare a guardare, posto che la sensazione per quel che riguarda bitcoin è che da qui in avanti dovremo far fronte a qualche settimana di sofferenza.
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