L’apertura della Federal Reserve verso una regolamentazione chiara delle stablecoin, insieme all’interesse crescente delle grandi banche come Deutsche Bank e alle iniziative pionieristiche di realtà come Circle e Ripple, segnano una svolta storica.

Powell sostiene un quadro normativo per le stablecoin
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha recentemente espresso un forte sostegno alla creazione di un quadro normativo per le stablecoin, come il GENIUS Act. Questo segna un’importante evoluzione nella regolamentazione degli asset digitali negli Stati Uniti. La dichiarazione di Powell arriva mentre il paese compie progressi significativi verso l’adozione di linee guida chiare che possano favorire l’integrazione delle stablecoin nel sistema finanziario. Una regolamentazione solida potrebbe incentivare l’adozione istituzionale, migliorare la sicurezza del settore e attrarre nuovi investimenti.
Powell ha sottolineato come le banche possano partecipare al mercato delle criptovalute purché le attività siano improntate alla prudenza e alla solidità. Questo approccio inclusivo è visto come un’apertura verso la collaborazione tra sistema bancario tradizionale e nuove tecnologie digitali. La domanda di titoli di Stato USA da parte degli emittenti di stablecoin è in aumento, grazie anche al GENIUS Act che punta a creare una regolamentazione uniforme e sicura.
Il confronto con Lagarde: due visioni opposte
Nel corso di un dibattito tenutosi al forum annuale della BCE in Portogallo, le posizioni dei leader delle due principali banche centrali del mondo sono apparse chiaramente contrapposte. La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha espresso forti riserve sulle stablecoin, ritenendole una minaccia alla sovranità monetaria e al ruolo pubblico della moneta. Lagarde teme che l’uso sempre più diffuso di questi strumenti possa portare a una “privatizzazione della moneta” e compromettere la capacità delle autorità centrali di gestire la politica monetaria.
Al contrario, Powell ha dichiarato di condividere alcune preoccupazioni, ma ha anche riconosciuto il potenziale positivo delle stablecoin, purché regolamentate. Negli Stati Uniti, ha ammesso, manca ancora una normativa federale chiara, ma il processo è ormai ben avviato. L’obiettivo è proprio quello di dotarsi di un quadro regolatorio solido e coerente per gestire l’espansione di queste tecnologie.
Circle: da Wall Street a una banca nazionale digitale
Tra gli attori protagonisti in questo contesto, spicca Circle, l’emittente della stablecoin USDC. Dopo l’ingresso trionfale nel NYSE, con un picco vicino ai 300 dollari per poi stabilizzarsi agli attuali 189 dollari, Circle ha avviato le procedure per ottenere una licenza da banca fiduciaria nazionale presso l’OCC (Office of the Comptroller of the Currency). L’obiettivo è rafforzare la propria infrastruttura regolatoria e ottenere eventualmente l’accesso a un conto diretto presso la Federal Reserve.
Questo passaggio è cruciale per incrementare la fiducia istituzionale verso USDC. Attualmente, infatti, Circle non è organizzata come trust, a differenza di concorrenti come Paxos, Gemini e Ripple, il che implica rischi legali in caso di fallimento.
Deutsche Bank entra nella custodia crypto
Mentre il dibattito si infiamma negli Stati Uniti, il gruppo tedesco Deutsche Bank annuncia ufficialmente l’ingresso nel settore della custodia di criptovalute a partire dal 2026. Il colosso bancario tedesco collaborerà con Bitpanda Technology Services e la svizzera Taurus per sviluppare un’infrastruttura sicura e conforme per la gestione di asset digitali.
Questo posizionamento rientra in un più ampio movimento tra le banche tedesche, che stanno rapidamente adottando soluzioni crypto. Commerzbank ha già ottenuto la licenza nel 2023, LBBW lavora con Bitpanda e DZ Bank collabora con Börse Stuttgart Digital per offrire servizi crypto ai clienti retail. Anche DWS, il braccio di asset management di Deutsche Bank, partecipa allo sviluppo della stablecoin AllUnity, mentre la banca esplora soluzioni per depositi tokenizzati e regolamenti cross-border attraverso la piattaforma Partior.
Best Wallet: innovazione e sicurezza per gli utenti
In questo scenario di crescente istituzionalizzazione degli asset digitali, Best Wallet si distingue come una soluzione avanzata, pensata per semplificare e potenziare l’esperienza dell’utente nella finanza decentralizzata.
Si tratta di un’app mobile, compatibile con oltre 60 blockchain, che offre la possibilità di accedere in anticipo a prevendite nuove grazie alla funzione Upcoming Tokens, airdrop, analizzare i mercati tramite dashboard evolute e scambiare cripto tramite il suo DEX.
Il token $BEST, cuore dell’ecosistema, permette agli utenti di ottenere ricompense attraverso lo staking con APY fino al 101%, ridurre le commissioni sulle operazioni, avere un cashback dell’8% sulla Best Card e accedere prioritariamente ai progetti emergenti. L’app è disponibile su Android e iOS, e punta a offrire massima sicurezza, controllo e personalizzazione per utenti retail e investitori esperti, offrendo anche una carta di credito per spendere facilmente le proprie cripto (Best Card).
Il token $BEST è disponibile in prevendita a un costo di 0,025265 dollari, con oltre 13,6 milioni di dollari raccolti finora, a dimostrazione dell’interesse degli investitori per soluzioni che permettono di sfruttare al meglio la DeFi.
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