L’interesse di grandi istituzioni come Deutsche Bank verso stablecoin e depositi tokenizzati, insieme a regolamentazioni come il GENIUS Act negli USA e la Digital Asset Basic Act in Corea del Sud, segnala una fase di maturazione per le cripto.
Deutsche Bank: stablecoin e depositi tokenizzati
Negli ultimi mesi, il settore delle criptovalute ha registrato un crescente interesse da parte di importanti istituzioni finanziarie tradizionali da tutto il mondo. Tra queste spicca Deutsche Bank, uno dei principali istituti finanziari tedeschi, che sta esplorando attivamente l’adozione di stablecoin e depositi tokenizzati come parte di un più ampio progetto di integrazione di tecnologie blockchain nelle proprie operazioni bancarie.
Deutsche Bank intende valutare il potenziale di queste innovazioni digitali per migliorare l’efficienza e la sicurezza delle transazioni finanziarie, mantenendo un approccio prudente ma decisamente innovativo. Questo interesse si inserisce in un contesto globale dove la regolamentazione e l’adozione delle stablecoin stanno assumendo un ruolo sempre più centrale.
Il GENIUS Act e la sua importanza per il dollaro
Parallelamente a questo fermento istituzionale, negli Stati Uniti il Congresso si prepara a dare un passo fondamentale per il futuro delle stablecoin con il probabile imminente passaggio del GENIUS Act, una legge che regolerà il settore delle stablecoin a livello federale. Dopo anni di dibattiti e revisioni, la normativa dovrebbe essere firmata entro la fine di giugno 2025, come confermato da rappresentanti della Digital Chamber.
Il GENIUS Act non solo mira a fornire una regolamentazione chiara per garantire la protezione dei consumatori e l’integrità del mercato, ma ha anche una valenza strategica importante per la supremazia del dollaro americano a livello globale. Le stablecoin come Tether e Circle, che detengono una quota di mercato combinata dell’89%, rappresentano un’enorme fonte di domanda per il debito statunitense, controbilanciando le pressioni di de-dollarizzazione messe in atto da importanti creditori sovrani come Cina e Giappone.
La debolezza del dollaro e il rischio de-dollarizzazione
Il contesto economico attuale è segnato da una significativa debolezza del dollaro. Nel 2025, l’indice del dollaro statunitense (DXY) ha toccato i minimi da oltre trent’anni, con un calo di quasi il 9% nei primi mesi dell’anno. Questo andamento riflette le incertezze legate a tensioni commerciali, timori di recessione e una generale riconsiderazione del ruolo del dollaro nei wallet degli investitori.
In tale scenario, il ruolo delle stablecoin assume una valenza ancora più cruciale, potendo rappresentare una nuova fonte di domanda per il debito a livello retail e aziendale. Il mercato delle stablecoin, infatti, è destinato a espandersi rapidamente, con un rapporto Citigroup che prevede che la capitalizzazione complessiva delle stablecoin possa raggiungere dai 1,6 a 3 trilioni di dollari entro il 2030. Questa crescita potrebbe sostenere il finanziamento degli Stati Uniti in modo simile a quanto finora garantito dai grandi creditori sovrani.
La Corea del Sud promuove l’adozione delle cripto
Mentre negli Stati Uniti si discute il GENIUS Act, anche la Corea del Sud sta facendo passi decisivi verso una regolamentazione più chiara e strutturata per gli asset digitali. Il Partito Democratico sudcoreano ha recentemente presentato la Digital Asset Basic Act, una proposta di legge che mira a regolamentare in modo esteso le stablecoin, le criptovalute e i fornitori di servizi correlati.
Questa normativa prevede l’introduzione di un regime di licenza specifico per gli emittenti di stablecoin garantite dal won sudcoreano, con requisiti minimi di capitale e misure di tutela come la separazione dei beni e la gestione delle riserve per garantire i diritti di rimborso degli utenti, anche in caso di insolvenza dell’emittente.
Solaxy: la Layer2 per spingere Solana oltre i limiti
Il crescente interesse verso le tecnologie blockchain e le stablecoin fa crescere anche progetti DeFi innovativi come Solaxy, una Layer2 costruita su Solana che mira a superare le limitazioni di scalabilità e costi di transazione della rete principale.
Solaxy offre transazioni veloci, a basso costo e una piattaforma ottimizzata per dApp, DeFi e meme coin, supportando la crescita di un ecosistema decentralizzato efficiente.
Il token nativo $SOLX è attualmente disponibile in prevendita a un costo di 0,001752 dollari e presenta diverse funzionalità strategiche, tra cui un rendimento annuo per lo staking dell’87%, voto di governance e accesso anticipato a progetti emergenti, oltre a commissioni molto basse.
Con una raccolta sorprendente di 46,6 milioni di dollari, Solaxy punta a diventare un punto di riferimento nell’ecosistema Solana, con la fine della prevendita prevista tra soli 5 giorni e l’interesse di investitori e analisti crypto come SamuBit sempre maggiore.
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