Criptovalute: la Francia vuole una stablecoin agganciata all’euro, Bruno Le Maire è in chiaro stato confusionale

Devo essere sincero, speravo di non dovermi occupare più del ministro delle finanze francese, Bruno Le Maire, almeno per qualche tempo e invece quest’uomo sta dimostrando una incontinenza verbale e uno stato confusionale che, oltre a lasciarmi sinceramente stupefatto, mi obbligano mio malgrado ad occuparmi ancora di lui; non sono passati che pochi giorni da quando, nel corso di un’intervista, si è scagliato violentemente contro libra affermando che occorre bloccarne il lancio in Europa onde evitare di mettere a rischio la stabilità finanziaria globale e la sovranità monetaria europea, che il ministro francese torna sull’argomento, questa volta nel corso di una conferenza stampa tenutasi al termine di una riunione dei ministri delle finanze europei ad Helsinki (ne ha scritto tra gli altri Reuters nella giornata di ieri), e la spara ancora più grossa.

La Francia vuole una stablecoin

Secondo Le Maire, infatti, per arginare la minaccia rappresentata da Libra l’unione europea dovrebbe entrare nell’ottica di idee di emettere una propria criptovaluta, che in tanti hanno già soprannominato EuroCoin. Il ministro dello stato confusionale cronico (scusate l’ironia) ha promesso che affronterà la questione nella prossima riunione, che si terrà da qui a un mese circa, con gli altri ministri europei ed ha colto l’occasione per ribadire la propria inquietudine per il lancio di Libra (che appare essere diventata ormai una sua personalissima ossessione); Le Maire ha anche colto l’occasione per rimarcare il vuoto normativo a livello comunitario che sta producendo un problema abbastanza tipico in UE e cioè che i vari paesi stanno legiferando ognuno per conto suo (ammesso che lo stiano facendo) a macchia di leopardo, un appunto su cui si potrebbe anche essere d’accordo se non fosse che tali dichiarazioni sono strumentali al tentativo dei francesi di porsi alla guida della stesura dei regolamenti europei per ottenere un quadro normativo abbastanza rigido da uccidere il mercato sul nascere.

Appare comunque chiaro che i governi europei di quello che sta succedendo ci stanno capendo molto poco e questo è dimostrato dal fatto che si contraddicono continuamente; appena un anno fa sembrava che tutti avessero tirato un sospiro di sollievo con l’esplosione delle stablecoin, che reputavano sostanzialmente innocue, adesso si scagliano contro Libra (che funziona esattamente come una stablecoin) e dichiarano di voler emettere una propria moneta agganciata all’euro. In tutto questo sembra non si rendano conto che CBDC e stablecoin agganciate alle valute fiat non fanno altro che sdoganare tutte le altre monete già esistenti (prima tra tutte bitcoin) rendendo più semplici gli scambi; se l’idea è che il lancio di tali strumenti uccida le monete decentralizzate dimostrano ancora una volta di averci capito molto poco, per non dire proprio nulla. Sarebbe necessario che le redini della discussione venissero prese da persone che conoscono il mercato e comprendono questa tecnologia e non da burocrati che hanno conseguito una laurea in economia trent’anni fa e si rifiutano di capire che nel frattempo il mondo è cambiato e neanche poco;

Purtroppo la situazione attuale non pare destinata a risolversi in tempi brevi ed anzi è più probabile che si trascini così ancora per anni, tra vuoti normativi e inadeguatezze di coloro che dovrebbero regolamentare un settore che non conoscono, cosa che inevitabilmente produrrà danni importanti per tutti i paesi dell’area UE, destinati a rimanere indietro sul campo dell’innovazione con la Cina che, anche nell’ambito della tecnologia blockchain, continuerà a fare la parte del leone. L’Ue, che era nata per salvare gli stati nazionali dallo strapotere di paesi come USA, Cina e Russia, appare aver mancato proprio questo obiettivo fondamentale; inadeguata al ruolo per cui è nata sta finendo col consegnare mani e piedi legati i paesi membri nelle fauci dei grandi colossi internazionali ed il fatto che si tratti di privati o di stati è, a questo punto, abbastanza irrilevante.

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