Lo scorso 15 Agosto Bank of America ha depositato un brevetto negli USA per un wallet per criptovalute “multilivello”; devo ammettere che ho trovato la cosa molto interessante per diversi motivi, primo tra tutti il fatto che sia proprio una banca ad aver investito in un wallet con queste caratteristiche.
Bank of America brevetta un wallet
Il nuovo portafoglio intende migliorare la sicurezza dei wallet consentendo agli utenti di impostare diverse password in base all’importo da movimentare; quello che succede, in pratica, è che se sul portafoglio conserviamo, ad esempio, 10 bitcoin potremmo impostare una password per movimentare pochi satoshi (magari una più semplice e facile da ricordare, visto che la useremo spesso), mentre per movimentare importi superiori al Bitcoin useremo una password più complessa e strutturata. Un altro esempio di come questo nuovo wallet potrebbe essere usato per migliorare la sicurezza dei nostri fondi riguarda la possibilità di settare password differenti per monete differenti; se quindi sullo stesso portafoglio conservo sia bitcoin che ethereum, giusto per fare un esempio, potrò settare due password differenti per movimentare i miei fondi.
Altro aspetto che rende questa notizia molto interessante riguarda il modo in cui le criptovalute potrebbero finire col cambiare l’attività bancaria; non è assolutamente detto, in altre parole, che la diffusione delle cripto finisca per spazzare via le banche, la cosa che, invece, sembra più probabile è che ne cambi profondamente il modo di lavorare.
Se, ad esempio, con le criptovalute viene a cadere la necessità di avere un conto bancario, perché il nostro wallet diventa sostanzialmente la nostra banca, è anche vero che questo non significa che sparirà la domanda di sicurezza, anzi, è probabilmente vero il contrario; più le criptovalute si diffonderanno più forte sarà il bisogno di proteggere e mettere al sicuro le monete, di conseguenza è facile immaginare che le banche possano infilarsi proprio in questo segmento, come la notizia del brevetto depositato da Bank of America ci dimostra.
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