La mossa di BlackRock con il Bitcoin Premium Income ETF rappresenta un passo significativo per integrare Bitcoin nei portafogli tradizionali, offrendo agli investitori la possibilità di generare rendimento su un asset storicamente privo di yield.

BlackRock presenta il Bitcoin premium ETF
BlackRock, l’asset manager più grande al mondo, ha appena avanzato una richiesta per costituire un trust del Delaware legato al nuovo Bitcoin Premium Income ETF, pensato per generare rendimenti tramite la vendita di opzioni covered call sui Futures di Bitcoin. Questa strategia permette di incassare premi ridistribuibili agli investitori, offrendo un rendimento stabile pur rinunciando a parte del potenziale upside in caso di rally BTC.
L’ETF si pone come naturale evoluzione dell’iShares Bitcoin Trust (IBIT), che da gennaio 2024 ha raccolto 60,86 miliardi di dollari e detiene oltre 768.285 BTC, consolidando la leadership BlackRock nel settore. Nonostante l’interesse per le altcoin, la società punta per ora su Bitcoin e Ethereum, lasciando spazio ad altri emittenti per prodotti legati a Litecoin, Solana, XRP e Dogecoin.
Mercato in correzione: $150 miliardi persi in un giorno
L’ultima settimana ha visto una brusca correzione sui mercati crypto, con oltre 150 miliardi di dollari cancellati in un solo giorno, portando la capitalizzazione complessiva da 3.900 miliardi a 3.750 miliardi di dollari.
Tra le criptovalute più colpite, Bitcoin è sceso sotto i 110.000 dollari, a 109.508 dollari, mentre Ethereum è crollato a 3.932 dollari, XRP ha perso il supporto a 2,80 dollari, BNB è sceso a 949 dollari e Solana ha perso quasi il 20% nella settimana. La volatilità è stata amplificata da fattori macroeconomici, tra cui i recenti avvertimenti di Jerome Powell sul mercato del lavoro e l’inflazione persistente, e da una pressione di liquidazioni che ha eliminato 1,7 miliardi di dollari in posizioni crypto leveraged, soprattutto long, accelerando il calo dei prezzi.
Bitcoin e Ethereum guardano al supporto critico
Gli analisti tecnici osservano che Bitcoin sta testando il supporto chiave a 107.000 dollari, con il rischio di aprire la porta al livello psicologico di 100.000 dollari. Ethereum, dopo aver perso la soglia dei 4.000 dollari, ha come prossimo supporto i 3.750 dollari. Le prossime rilevazioni macro, come il PMI degli Stati Uniti il 30 settembre e i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione del 2 ottobre, saranno decisive per determinare se questa correzione sia temporanea o l’inizio di un trend ribassista più profondo.
Nonostante il sell-off, alcuni analisti considerano il mercato ancora “mid-cycle” e ritengono la correzione una bear trap temporanea. Indicatori come il Short-Term Holder cost basis di Bitcoin a 111.500 dollari e i pattern di distribuzione dei long-term holder suggeriscono che il mercato potrebbe consolidare prima di una ripresa. Tom Lee di Fundstrat vede un “monster move” per BTC e ETH nei prossimi mesi, prevedendo Bitcoin tra 200.000 e 250.000 dollari e Ethereum tra 10.000 e 12.000 dollari entro fine anno, grazie a politiche monetarie più accomodanti e alla stagionalità favorevole del Q4.
Bitcoin Hyper: il futuro delle transazioni BTC veloci e sicure
Bitcoin Hyper è una soluzione Layer2 innovativa che sfrutta la Solana Virtual Machine (SVM) per superare i limiti storici della rete Bitcoin, come lentezza nelle transazioni, scarsa interoperabilità nella DeFi e costi elevati. Grazie a questa architettura, gli utenti possono effettuare transazioni quasi istantanee e a bassissimo costo, aprendo nuove possibilità per DeFi, staking e dApp direttamente su Bitcoin.
Il token nativo $HYPER è essenziale per il funzionamento della layer2, viene utilizzato per transazioni, partecipazione alla governance e staking con interesse apy del 64%. In aggiunta, il lancio di un DEX dedicato è previsto entro fine anno.
La prevendita di $HYPER in corso sul sito ufficiale ha raccolto la formidabile cifra di 18,4 milioni di dollari finora, con il token disponibile a un costo di 0,012985 dollari, prima della quotazione sugli exchange.
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