In seguito al crollo di oltre 200 miliardi di dollari del mercato crypto, Bitcoin tenta un recupero sopra i 114.000 dollari, ma il percorso resta complesso tra resistenze tecniche e tensioni geopolitiche.
Bitcoin tenta un recupero, ma la resistenza resta forte
Dopo un violento crollo che ha visto Bitcoin scendere fino a 103.000 dollari venerdì sera, il prezzo è rimbalzato dell’11% ritornando a quota 114.500 dollari. L’attuale movimento rappresenta una “recupero a forma di V”, ma la principale resistenza si trova ora tra i 116.000 e i 118.000 dollari, livello chiave che coincide con la media mobile oraria a 100 periodi.
Sul grafico orario, una trendline ribassista passa in area 119.500 dollari, delineando la soglia oltre la quale i tori potrebbero riprendere il controllo. Tuttavia, finché il prezzo rimane sotto i 116.000 dollari, il rischio di una nuova correzione resta concreto. In caso di ribasso, i primi supporti tecnici si trovano a 113.500 e 112.500 dollari, con una zona cruciale a 110.500 dollari.
Gli indicatori segnalano una fase di recupero controllato, il MACD mostra un golden cross sul mensile, mentre l’RSI giornaliero si mantiene sopra 50, indicando un lieve vantaggio per i compratori.
Il crollo da 200 miliardi e il ruolo della leva finanziaria
Il recente collasso del mercato crypto, oltre 200 miliardi di dollari di capitalizzazione bruciati tra venerdì e sabato, è stato innescato dalle dichiarazioni del presidente Trump su nuovi dazi del 100% contro la Cina, dopo le restrizioni di Pechino sulle terre rare. L’annuncio ha scatenato il panico sui mercati e portato Bitcoin da 122.000 a circa 104.000 dollari in poche ore.
Secondo alcuni si è trattato del più grande evento di liquidazioni nella storia delle criptovalute, con 1,6 milioni di trader azzerati e 19 miliardi di dollari in posizioni in leva chiuse in automatico. L’88% di queste proveniva da posizioni long, evidenziando un eccesso di ottimismo e leva. Alcuni operatori, come una misteriosa balena che ha guadagnato 192 milioni di dollari con tempismo perfetto, hanno alimentato sospetti di insider trading o manipolazioni coordinate.
Il crash ha dimostrato quanto l’uso eccessivo della leva moltiplichi i rischi, con un’esposizione 10x una perdita del 10% sul prezzo di Bitcoin cancella l’intero capitale investito.
ETF Bitcoin di BlackRock: flussi record
Nonostante la volatilità, i fondamentali restano solidi, con il Bitcoin ETF spot di BlackRock (IBIT) che ha superato la soglia dei 800.000 BTC in gestione, pari a circa 97 miliardi di dollari di asset under management. Solo nell’ultima settimana, il fondo ha registrato oltre 4 miliardi di dollari di afflussi netti, spingendo il totale degli ETF spot USA a 62,7 miliardi di dollari.
IBIT detiene ora il 3,8% della fornitura totale di Bitcoin, superando le riserve di MicroStrategy (640.000 BTC). L’ondata di afflussi è coincisa con un periodo di minore volatilità geopolitica, grazie all’accordo di pace in Medio Oriente mediato da Trump, e con l’interesse crescente delle corporate per Bitcoin come “asset di riserva strategico”.
Larry Fink, CEO di BlackRock, ha definito IBIT “l’ETF a crescita più rapida nella storia”, mentre analisti come Eric Balchunas evidenziano che questi fondi hanno attratto 5 miliardi solo da inizio ottobre.
$HYPER: la Layer2 che rende Bitcoin veloce e scalabile
Il rapido rimbalzo di Bitcoin dopo il peggior evento di liquidazioni del settore dimostra la resilienza del mercato e la solidità del suo ecosistema. In questo scenario di rinnovata fiducia, emergono anche nuovi progetti costruiti per migliorare le performance di Bitcoin, come Bitcoin Hyper ($HYPER).
Bitcoin Hyper è una layer2 che consente transazioni più veloci e a basso costo mantenendo la sicurezza della blockchain principale, grazie alla compatibilità con la Solana Virtual Machine (SVM). Questa tecnologia permette di eseguire dApp, DeFi e smart contract direttamente collegati a Bitcoin, aprendo la strada a un’economia decentralizzata su BTC.
Il token nativo $HYPER, in prevendita a 0,013105 dollari, viene utilizzato per lo staking con interesse annuo del 50%, governance e transazioni sulla rete. Con la formidabile cifra di 23,4 milioni di dollari già raccolti e un DEX in arrivo entro fine anno, Bitcoin Hyper rappresenta una delle prevendite più interessanti da valutare prima della quotazione del token sugli exchange.
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