Ha scatenato un certo entusiasmo nella comunità un post apparso ieri sui canali ufficiali di Microsoft dal quale apprendiamo che l’azienda sta per lanciare il suo primo progetto decentralizzato su blockchain bitcoin; attualmente in alpha test si chiamerà ION ed è una rete che si occupa di gestire l’identificazione univoca degli utenti online, altrimenti detta DID (acronimo di Decentralized ID). Il concetto alla base del progetto è quello di permettere agli utenti un’autenticazione istantanea su qualunque piattaforma utilizzando la blockchain bitcoin per registrare i dati degli utenti, garantendo quindi al contempo sia la possibilità di accedere a quei dati per qualunque piattaforma, sia buoni standard in termini di privacy degli utenti stessi. ION funzionerebbe quindi come una side-chain di bitcoin e questo permette di utilizzare la solidità della rete BTC senza però rischiare di ingolfarla (sostanzialmente perché il sistema scalerebbe off-chain). Chiunque può quindi facilmente intuire che una delle primissime applicazioni di questa tecnologia riguarda i processi di login sul web, ION permetterebbe, in altre parole, di autenticarsi presso qualunque piattaforma supporti la tecnologia DID sviluppata da microsoft senza dover ogni volta registrarsi al sito inserendo i propri dati; un po’ come succede già oggi quando per accedere a un sito utilizziamo funzioni che ci permettono di registrarci utilizzando il nostro account google o facebook. Spiegato tutto questo non posso fare a meno di nascondere la mia perplessità di fronte al grande entusiasmo che questa notizia ha suscitato in larga parte della comunità; per quanto si tratti sicuramente di un caso d’uso interessante per questa tecnologia, questo sistema non avrà alcun impatto ne sul prezzo di bitcoin ne ancor meno sulla sua diffusione. Intendiamoci, si tratta certamente di una buona idea e di una grande comodità, sempre ammesso che questa tecnologia sfondi e diventi di massa, ma da qui ad entusiasmarsi presumendo che basti questo a scaraventare il prezzo di bitcoin alle stelle ce ne passa. Alcuni hanno messo addirittura in relazione questa notizia con il pump di ieri che ha scaraventato il prezzo di bitcoin vicino agli 8000$; come scrivevamo in un nostro post proprio di lunedì, però, quel salto di quasi 1000$ verso l’alto è riconducibile alle voci sempre più insistenti di un’imminente approvazione all’emissione di futures bitcoin. Anche in questo caso, però, la notizia è stata sovradimensionata, non voglio giocare a fare l’orso, ma credo sia opportuno chiarire meglio le cose; subito dopo la pubblicazione del nostro articolo bakkt, con una nota ufficiale, ha comunicato che i test sui futures bitcoin partiranno a luglio, da qui in molti hanno ricamato sostenendo che questa sarebbe la prova che l’approvazione dei futures avverrà entro la fine dell’estate. Ovviamente le cose non stanno così, come scrivevamo nel nostro post di ieri, infatti, ci sono dei limiti tecnici all’approvazione dei futures, nel merito dei quali ho preferito non entrare anche perché non penso che interessino ai nostri lettori, ma che non si supereranno con uno schiocco di dita; il test di cui parla bakkt serve proprio a superare tali limiti, probabilmente per mezzo di simulazioni, ed anche nel momento in cui bakkt dovesse riuscire a superare tali questioni poi la CFTC vorrà prima metterci il naso per avere le dovute garanzie che le soluzioni implementate da bakkt funzionino correttamente. Difficilmente, quindi, l’approvazione dei futures potrà avvenire prima della fine dell’anno, ma questo ce lo dirà solo il tempo, per intanto una cosa è certa, il progetto ION di Microsoft non ha influenzato ne influenzerà il prezzo di bitcoin; di questo, vi assicuro, potete stare certi.
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