Bitcoin conquista anche gli Stati membri dell’Europa, con il Lussemburgo che investe ufficialmente in ETF Bitcoin, mentre Deutsche Bank prevede che entro il 2030 le banche centrali custodiranno BTC e oro nelle proprie riserve.

Lussemburgo apre la strada a Bitcoin
Il Lussemburgo è diventato il primo Paese dell’Eurozona a investire ufficialmente in Bitcoin, segnando una svolta storica nella gestione delle riserve statali. Il governo ha annunciato che il Fondo Sovrano Intergenerazionale (FSIL), creato nel 2014 per garantire risparmi alle future generazioni, destinerà l’1% del proprio patrimonio a Bitcoin tramite ETF.
L’annuncio è stato fatto dal Ministro delle Finanze Gilles Roth durante la presentazione del bilancio 2026 davanti al Parlamento nazionale. La decisione fa parte di una nuova strategia di investimento approvata nel luglio 2025, che consente di destinare fino al 15% delle attività verso investimenti alternativi, tra cui private equity, immobili e asset digitali.
Secondo Jonathan Weisthaid, della Luxembourg Finance Agency, questa scelta riflette la “maturità degli asset digitali come classe d’investimento” e riafferma la leadership del Lussemburgo nella finanza digitale europea. L’investimento, stimato intorno ai 9 milioni di dollari, è stato effettuato tramite ETF Bitcoin per ridurre rischi operativi e semplificare la gestione.
Weisthaid ha commentato: “Alcuni potranno dire che è troppo poco o troppo tardi, ma crediamo che questa decisione invii un chiaro messaggio sul potenziale di lungo termine di Bitcoin”.
Deutsche Bank con BTC e oro entro il 2030
Secondo un recente rapporto di Deutsche Bank, entro il 2030 le banche centrali aggiungeranno sia Bitcoin che oro alle proprie riserve, in risposta all’indebolimento del dollaro USA e all’aumento delle tensioni geopolitiche globali.
Gli analisti Marion Laboure e Camilla Siazon affermano che Bitcoin sta assumendo un comportamento simile a quello dell’oro, con volatilità ai minimi storici e un ruolo crescente come bene rifugio moderno. Il 9 ottobre 2025, BTC ha raggiunto il prezzo record di 126.230 dollari, mentre l’oro ha toccato il massimo storico di 4.040 dollari l’oncia.
Secondo Laboure, “un’allocazione strategica in Bitcoin potrebbe emergere come il nuovo pilastro della sicurezza finanziaria, riecheggiando il ruolo dell’oro nel XX secolo”. Entrambi gli asset condividono scarsità, liquidità e indipendenza dai governi, qualità che li rendono sempre più interessanti per gli istituti centrali che cercano di diversificare dal dollaro.
Dall’inizio del 2025, l’oro ha registrato un aumento del 50%, con Goldman Sachs che ha fissato un nuovo target a 4.900 dollari l’oncia. Parallelamente, Bitcoin sta guadagnando credibilità come riserva digitale di valore, sostenuto da ingenti afflussi negli ETF (5 miliardi di dollari da ottobre) e fondi istituzionali che ne consolidano l’immagine di “oro digitale”.
Prospettive di mercato: Bitcoin a $200.000 ?
Le condizioni di mercato indicano la possibilità di un rally significativo nel quarto trimestre del 2025. L’analisi on-chain mostra un aumento della domanda mensile di oltre 62.000 BTC, simile ai cicli rialzisti del 2020 e del 2024.
Gli analisti, tra cui JPMorgan, prevedono che se questa tendenza continuerà il prezzo di Bitcoin potrebbe raggiungere tra 165.000 e 200.000 dollari entro fine anno. Anche istituzioni come Standard Chartered, Bitwise e Fundstrat condividono proiezioni simili, con scenari che spingono BTC fino a 500.000 dollari entro il 2028, grazie alla crescente partecipazione di fondi sovrani e corporate treasury.
Bitcoin Hyper: la Layer2 che espande la potenza di Bitcoin
Mentre l’interesse istituzionale per Bitcoin aumenta esponenzialmente, Bitcoin Hyper sta emergendo come progetto che mira a espandere il potenziale di BTC.
Bitcoin Hyper funge da rete Layer2 costruita per Bitcoin e progettata per superare i limiti della rete originale, grazie alla compatibilità con la Solana Virtual Machine (SVM): La layer2 consente di eseguire transazioni istantanee e a basso costo, integrando al contempo funzionalità avanzate per BTC, come staking, prestiti, e diversi protocolli DeFi. In questo modo, Bitcoin Hyper apre la strada a un ecosistema decentralizzato capace di sfruttare la sicurezza e l’affidabilità di Bitcoin, ma con la velocità tipica delle blockchain di nuova generazione.

Il token nativo $HYPER è al centro di questo sistema, utilizzato per transazioni a basso costo, governance e staking con interesse annuo del 51%, rappresenta la chiave d’accesso a un’infrastruttura scalabile e interoperabile, pronta a supportare Bitcoin oltre la semplice “riserva di valore”.
Attualmente in prevendita a 0,013095 dollari per ogni token $HYPER, il progetto ha già raccolto 22,8 milioni di dollari, confermando il forte interesse degli investitori verso una soluzione che coniuga la solidità della blockchain di Bitcoin con l’efficienza di Solana. Con il lancio del suo DEX previsto entro fine anno, Bitcoin Hyper si candida a diventare uno dei pilastri della nuova economia digitale basata sull’“oro digitale”.
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