Altro che GlobalCoin, la vera moneta globale esiste già e si chiama bitcoin, viene usata ogni giorno per gestire centinaia di milioni di dollari di transazioni e con le carte prepagate è sostanzialmente spendibile ovunque. Alle tante aziende che offrono carte fisiche che consentono di spendere le nostre criptovalute ovunque se ne aggiunge adesso una nuova, Crypterium, basata in Estonia che, se pure molto giovane, ha progetti ambiziosi e una struttura di primissimo livello; l’azienda ha appena lanciato una carta che definisce “globale” perché ordinabile senza alcun limite in qualunque paese del mondo.
Arriva la carta prepagata Bitcoin
L’azienda, per garantire questo tipo di standard, ha testato il prodotto con mezzo milione di cittadini estoni (che hanno preordinato la carta) e in concomitanza dei vari eventi e seminari sparsi per il mondo. La Crypterium Card è agganciata a un’app per smartphone, per essere attivata richiede di trasmettere i dati del cliente (documento e prova residenza) ed è quindi pienamente conforme alle normative antiriciclaggio europee. Interessanti poi altri aspetti tecnici di questo servizio, in primis i limiti previsti, più di 10mila dollari per i prelievi giornalieri e più di 60mila dollari per quelli mensili, gli utenti, poi, troveranno estremamente vantaggiosa l’assenza di commissioni di prelievo (ma è presente una commissione dell1,5% per ogni ricarica) e la possibilità di utilizzare la carta in qualunque parte del mondo; la carta, infatti, è una prepagata UnionPay, l’unica azienda autorizzata ad emettere carte di credito nella Repubblica Popolare Cinese, fondata il 26 marzo 2002, con autorizzazione della Banca Popolare Cinese, è l’unico consorzio interbancario attivo in Cina con 23 milioni di commercianti collegati alla rete in oltre 175 diversi paesi nel mondo (praticamente una garanzia).
Per quanto riguarda la struttura aziendale di Crypterium parliamo di una startup che ha raccolto 1mln di dollari nel primo round di finanziamento, 7mln di dollari nel secondo e la bellezza di 51mln di dollari durante l’ICO del 2017; è attualmente supportata da colossi come KPMG e H2 Ventures, mentre nel ruolo di CEO vede l‘ex direttore generale di Visa Europe, Steven Parker. Insomma, il mercato delle carte prepagate in bitcoin beneficerà dell’aggiunta di un nuovo player che, almeno per come si è mosso fino a questo momento, sembra essere perfettamente in grado di contrastare i colossi del mercato e guadagnare nuove quote in termini di utenti; del resto gli appassionati di criptovalute sono sempre alla ricerca di nuove carte da testare e da usare. L’Estonia, per concludere, si mostra per l’ennesima volta uno dei paesi più all’avanguardia nel mondo (e di sicuro il più evoluto in Europa) quando si parla di tecnologia blockchain e criptovalute; mentre i grandi paesi dell’eurozona sembrano dormire sonni tranquilli e non pare vogliano cogliere al balzo le opportunità aperte da questa nuova industria, nel vecchio continente sono i paesi più piccoli e le economie più fragili che stanno premendo maggiormente sul pedale dell’innovazione fintech.
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