La notizia arriva direttamente dalla Russia ed è stata rilanciata in occidente da cointelegraph, nonostante manchino conferme ufficiali sembra essere comunque abbastanza solida. Ricordiamo infatti che Pavel Durov non è solo il fondatore di VK ma anche di Telegram e sono ormai mesi che si vocifera in maniera sempre più insistente rispetto alla possibilità che Telegram lanci una propria valuta virtuale. Nonostante si tratti ancora solo di dicerie ricordiamo che VK è comunemente considerato uno dei migliori social a livello mondiale e che ormai inizia ad essere usato non solo in Russia (paese che rappresenta comunque ancora il suo principale bacino di utenti) ma anche nel resto del mondo; la piattaforma, inoltre, ha già implementato VKPay (un servizio che consente agli utenti di scambiarsi denaro a vicenda attraverso messaggi inviati per mezzo della piattaforma e utilizzando una carta di credito o di debito), per cui l’idea che il colosso russo dei social possa decidere di sviluppare anche una propria criptovaluta tutto sembra, sinceramente, tranne che strampalata. Fonti anonime riportano poi che l’idea sarebbe quella di consentire agli utenti di ricompensare in maniera diretta i creatori di contenuti attraverso una nuova criptovaluta integrata col social; gli utenti, inoltre, dovrebbero ricevere loro stessi delle monete (in base a metriche che però allo stato attuale delle cose non è ancora dato di conoscere) che dovrebbero successivamente non solo potersi scambiare gli uni con gli altri, ma anche convertire in valuta fiat usando proprio VKPay. Insomma, in questo momento sembra che tutte le maggiori piattaforme social siano orientate a sviluppare delle loro criptovalute e del resto sappiamo bene come gli utenti siano sempre più esigenti e come, ad esempio, persino un colosso come Facebook stia iniziando a perdere volume proprio in patria, con i giovani americani che stanno abbandonando la creatura di Zuckerberg alla spicciolata; non per niente la stessa Facebook ormai non fa più mistero di voler implementare una valuta virtuale di proprietà all’interno della piattaforma e la sensazione è che ormai la novità rappresentata dai social non basti più a consentire a questi colossi di continuare a crescere. La sfida tra i giganti della tecnologia, quindi, pare sia destinata inevitabilmente a tenersi sul terreno della blockchain e sembra molto plausibile, già oggi, che chi riuscirà a guadagnarsi una posizione di rilievo (e la fiducia degli utenti) da questo punto di vista sarà anche, con ogni probabilità, la piattaforma che riuscirà ad imporsi sul mercato a livello mondiale. Il tempo (e solo lui) ci dirà chi vincerà questa sfida (tutt’altro che scontata), ma che la guerra dei social a colpi di criptovalute sia ormai cominciata sembra francamente abbastanza evidente.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://valutevirtuali.com.