L’interesse delle grandi istituzioni per Bitcoin è in costante crescita e, secondo diversi esperti di Wall Street, il potenziale di rialzo nei prossimi anni potrebbe essere senza precedenti. Tra gli strumenti più acquistati spicca l’iShares Bitcoin Trust (IBIT), il nuovo ETF spot di BlackRock, che replica direttamente l’andamento del prezzo del Bitcoin e sta attirando l’attenzione dei più grandi fondi di investimento globali.
I miliardari dei fondi speculativi stanno comprando l’iShares Bitcoin Trust
Nel secondo trimestre, alcuni dei più influenti gestori di hedge fund hanno aumentato significativamente le loro partecipazioni nell’ETF di BlackRock, confermando la fiducia sul lungo termine:
- Israel Englander (Millennium Management) ha acquistato 3,8 milioni di azioni dell’ETF, aumentando la sua esposizione del 22%. Ora l’iShares Bitcoin Trust è tra le sue 15 principali partecipazioni.
- Steven Schonfeld (Schonfeld Strategic Advisors) ha aggiunto 247.500 azioni, con un incremento del 5%. L’ETF è diventato la sua terza posizione più importante.
- Tom Steyer (Farallon Capital Management) ha acquistato 1,2 milioni di azioni, aumentando il suo investimento del 21%. L’iShares Bitcoin Trust rientra così tra le prime 20 partecipazioni del fondo.
Questi nomi non sono casuali: Englander e Schonfeld hanno battuto l’S&P 500 negli ultimi tre anni, mentre Englander e Steyer figurano tra i 10 migliori gestori di hedge fund della storia per guadagni complessivi.
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Le previsioni di Wall Street: Bitcoin verso nuovi massimi storici
Dopo un anno straordinario, con un +88% che ha portato Bitcoin a circa 111.000 dollari, gli analisti vedono ancora margini di crescita enormi. Ecco le stime più ottimistiche:
- Geoffrey Kendrick (Standard Chartered): 500.000 $ entro il 2029 (+350%).
- David Puell (Ark Invest): 710.000 $ entro il 2030 (+540%).
- Gautam Chhugani (AllianceBernstein): 1.000.000 $ entro il 2033 (+800%).
- Tom Lee (Fundstrat Global Advisors): 3.000.000 $ nel lungo periodo (+2.600%).
- Michael Saylor (Strategy, ex MicroStrategy): Bitcoin come asset da 200 trilioni entro il 2045 (+8.990% rispetto al valore attuale).
Queste previsioni, pur non essendo garanzie, mostrano chiaramente come gli esperti ritengano che Bitcoin possa diventare un asset dominante nei prossimi due decenni.
Perché il BlackRock iShares Bitcoin Trust è al centro dell’attenzione
La crescita di questo ETF è spinta da due fattori chiave che stanno rivoluzionando il mercato delle criptovalute: adozione istituzionale e adozione aziendale.
1. L’adozione istituzionale è in piena espansione
Fino a poco tempo fa, i grandi investitori istituzionali evitavano le criptovalute a causa di incertezze normative. Ma lo scenario è cambiato radicalmente con l’approvazione dei primi ETF spot su Bitcoin e l’orientamento più favorevole delle autorità verso il settore.
- Il numero di asset manager con oltre 100 milioni di dollari investiti nell’iShares Bitcoin Trust è cresciuto del 150% in un solo anno.
- Le quote complessive detenute da questi grandi investitori sono aumentate di oltre il 200%.
2. Le aziende stanno accumulando Bitcoin come riserva di valore
Il caso più emblematico è Strategy (ex MicroStrategy), che oggi possiede 636.505 Bitcoin, pari a circa il 3% dell’intera offerta. La società ha comprato BTC ogni trimestre per cinque anni consecutivi e ha visto la propria capitalizzazione crescere del 6.500%.
Sull’onda di questo successo, sempre più aziende hanno deciso di seguire lo stesso approccio, tra cui Tesla, Block, Mara, Semler Scientific e Trump Media & Technology Group. Secondo i dati di BitcoinTreasuries.net, le partecipazioni complessive di società pubbliche e private sono aumentate del 95% nell’ultimo anno.
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ETF spot o Bitcoin diretto? Perché l’ETF di BlackRock è più conveniente
Investire direttamente in Bitcoin può essere complesso e costoso:
- Serve aprire un conto su un exchange e gestire wallet digitali.
- Le commissioni sugli exchange, come Coinbase, oscillano tra 0,4% e 0,6% per ogni transazione sotto i 10.000 dollari.
- La gestione fiscale e la sicurezza dei fondi richiedono competenze specifiche.
Con l’iShares Bitcoin Trust, invece, l’accesso è semplice: basta un conto titoli tradizionale e le commissioni sono contenute, con un costo annuo dello 0,25% (circa 25 dollari ogni 10.000 investiti).
Attenzione alla volatilità: un investimento a lungo termine
Nonostante il potenziale di crescita, Bitcoin rimane un asset altamente volatile. Negli ultimi cinque anni ha perso più del 50% del suo valore in due occasioni, con un crollo massimo del 75%. Chi investe dovrebbe farlo con un orizzonte temporale di lungo periodo e una tolleranza elevata al rischio.
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