“La banca d’Italia cita in giudizio Elisabetta Canalis per le sue dichiarazioni in diretta televisiva” oppure “il colloquio è stato interrotto dalle autorità, ma era troppo tardi, visto che Alessia Marcuzzi aveva già raccontato tutto” sono notizie false e dietro si nasconde una truffa. Ecco come funziona.
Negli ultimi giorni, ma in realtà la cosa va avanti da un pezzo, molti utenti si sono imbattuti su Facebook in contenuti quanto meno sospetti. Ultimamente gira ad esempio un contenuto che rimanda a un presunto articolo dal titolo “La Banca d’Italia cita Alessia Marcuzzi per le sue dichiarazioni in diretta televisiva”.
In realtà, dietro a questa notizia si cela un ingegnoso stratagemma truffaldino che sta prendendo piede sui social, mientendo numerose vittime tra l’altro. Occorre quindi essere sempre vigili quando si naviga nel web, e mai abbassare la guardia specie quando le notizie hanno il sapore del sensazionale.
Ma vediamo in modo più approfondito e dettagliato come funziona questo sistema per ingannare il lettore, evidenziando le caratteristiche della frode e fornendo suggerimenti su come evitare di cadere nella trappola.
La truffa della falsa intervista ad Alessia Marcuzzi
Il post sponsorizzato su Facebook presentava un articolo dai titoli accattivanti come “Il colloquio è stato interrotto dalle autorità, ma era troppo tardi, visto che Alessia Marcuzzi aveva già raccontato tutto”.
Tuttavia, si tratta di una fake news, infatti quanto riportato dal titolo sensazionalista è completamente falso. L’articolo, totalmente inventato, conteneva affermazioni attribuite a Fabio Fazio, conduttore di ‘Che tempo che fa’, che definiva Alessia Marcuzzi ‘irresponsabile’.
In molti lettori ciò ha destato sospetti sin da subito, anche perché il post sponsorizzato è stato pubblicato dalla pagina ufficiale di Marcio Victor, un politico brasiliano, senza alcuna connessione apparente con gli avvenimenti in Italia. Diciamo che se succede qualcosa di così clamoroso durante una trasmissione di un programma che va in onda in Italia, e che coinvolge solo vip italiani, ci aspettiamo che sui social siano soprattutto giornalisti, divulgatori o magari anche politici italiani a darne notizia, non brasiliani.
Un altro elemento sospetto è l’URL della pagina collegata all’articolo, che non corrispondeva al sito ufficiale de La Repubblica. Facebook ha successivamente oscurato il contenuto definendolo “contenente informazioni false”.
E d’altra parte oscurare il contenuto è esattamente quel che bisogna fare in questi casi, visto che era una truffa, anche ben orchestrata, per promuovere Immediate Momentum, una piattaforma online che promette guadagni eccezionali grazie a presunti investimenti in criptovalute.
Insomma l’articolo falso utilizzava Alessia Marcuzzi come testimonial di questa presunta piattaforma per il trading Immediate Momentum, di cui abbiamo già parlato qui in un approfondimento dedicato. Prometteva rendimenti incredibili con un investimento minimo di 250 euro. Tuttavia, cliccare sul link fornito su Facebook rimandava gli utenti a una pagina con un form di iscrizione che non forniva informazioni sul trattamento dei dati personali, violando le normative europee.
Una volta iscritti, agli utenti veniva richiesto di investire 250 euro in azioni inesistenti su Immediate Momentum. In realtà, la piattaforma rappresentava solo un inganno mirato a sottrarre denaro agli utenti ignari.
Elisabetta Canalis citata in giudizio? Svelata la truffa
Quella che abbiamo appena visto, con suo malgrado protagonista Alessia Marcuzzi, è solo una delle truffe che circolano sui social e che partono da una fake news bella e buona. Un’altra truffa ben orchestrata che si concentra attorno a una fake news ha invece come protagonista Elisabetta Canalis.
La notizia infondata sostiene che l’ex showgirl sia stata arrestata durante la sua partecipazione al programma di Alessandro Cattelan. La prima cosa da fare, anche in questo caso, è smentire categoricamente la voce che vuole Canalis in carcere, dopodiché è sicuramente il caso di mettere in luce l’inganno celato dietro questa vicenda.
Al di là delle considerazioni normali relative a questa bufala su Elisabetta Canalis arrestata durante il programma di Cattelan, è fondamentale sottolineare che la truffa associata a questa notizia potrebbe causare un danno finanziario significativo, stimato anche in questo caso in 250 euro, quanto meno per iniziare.
I primi feedback da parte di coloro che sono caduti in questa trappola indicano chiaramente che, nel corso delle settimane, si sono trovati di fronte a richieste poco trasparenti di investimenti finanziari.
L’articolo, a cui si viene indirizzati tramite la fake news che troviamo su Facebook, promuove operazioni gestite da piattaforme poco conosciute e tutt’altro che affidabili. Alcuni affermano che queste piattaforme richiedono un contributo iniziale di 250 euro, una somma che, secondo le segnalazioni, non viene mai restituita.
È importante notare che anche nel caso della truffa che sfrutta il nome di Elisabetta Canalis, il sito che ospita la bufala utilizza una grafica simile a quella di Repubblica, ma in realtà, conduce gli utenti verso un’altra URL, dimostrando la mancanza di affidabilità e autenticità.
Come riconoscere ed evitare le truffe sui social
La prudenza e la verifica delle fonti sono essenziali per evitare di cadere nelle reti di queste truffe online sempre più sofisticate.
Esiste infatti tutta una serie di frodi che sfruttano la popolarità di personaggi noti. Nel 2021, Mara Venier è stata coinvolta in un simile scenario, e nel corso degli anni, numerose celebrità italiane come Elisabetta Canalis, Chiara Ferragni e Gianluca Vacchi sono state utilizzate per truffare gli utenti.
Queste truffe tendono a colpire particolarmente gli utenti meno giovani, spesso meno abituati alle dinamiche digitali. In molti casi, i truffatori scelgono piattaforme come Facebook, frequentate prevalentemente da questo pubblico. Pertanto, è importante adottare alcune precauzioni per difendersi:
- 1. Verificare l’autenticità delle notizie
Prima di credere a qualsiasi notizia sui social, verificatene l’autenticità consultando fonti affidabili come quotidiani, portali di informazione consolidati o utilizzando motori di ricerca come Google. - 2. Analizzare attentamente i contenuti sponsorizzati
Quando un contenuto sponsorizzato cattura la vostra attenzione, controllate chi lo ha condiviso, l’URL associato e le informazioni sulla pagina di destinazione. Questo può aiutarvi a evitare truffe che sfruttano la popolarità di personaggi come Alessia Marcuzzi. - 3. Diffidare di promesse di guadagno facili
Se un articolo promette guadagni eccezionali con investimenti minimi, è probabile che sia una truffa. Fate attenzione a piattaforme che non forniscono informazioni chiare sul trattamento dei dati personali o che richiedono investimenti senza offrire garanzie concrete.
In un panorama in cui le truffe sui social sono sempre più diffuse, la consapevolezza e la prudenza sono fondamentali. Seguendo queste semplici precauzioni, è possibile evitare di cadere nelle reti dei truffatori che sfruttano l’immagine di personaggi noti per attirare l’attenzione.
Se vuoi investire nel trading online devi anzitutto prendere atto del fatto che non vi sono mai garanzie di guadagno. Il trading è un’attività finanziaria rischiosa e in quanto tale deve essere presa molto seriamente.
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