Con quest’ultima corsa iniziata sul livello di $6000 ad inizio mese, il Bitcoin ha finalmente raggiunto una soglia psicologica molto significativa: $10,000. La valuta virtuale che è stata creata dal nulla nel 2009 e che ci ha messo almeno un paio di anni prima di avere una valutazione in Dollari, è arrivata oggi a valere il doppio di un mese fa e più di 10 volte rispetto al valore di un anno fa, quando l’attuale trend è iniziato.
La cronistoria di come si è arrivati a 10mila Dollari per BTC.
La rincorsa ai $10 mila è iniziata esattamente un anno fa, a Dicembre 2016. Il Bitcoin si trovava in una fase di movimento laterale, ovvero oscillava tra i 200 ed gli 800 Dollari ormai da qualche anno. Per l’esattezza dal Novembre 2013 quando aveva toccato, in un movimento estremamente repentino, i 1200 Dollari.
Poi una serie di eventi ne hanno innescato l’ascesa. Per prima è stata la Cina a tirarne su il prezzo, speculazione che è durata fino a che il governo cinese non ha deciso per una stretta. Poi sono state le voci riguardanti la possibile approvazione dell’ETF dei fratelli Winklevoss, fino a quando, a Marzo, il tutto è stato messo in pausa dalla SEC ed il prezzo si è fermato attorno ai $1000. Da metà Aprile ad inizio Giugno le regolamentazioni di Corea del Sud e Giappone hanno spinto il prezzo sui $3000. Prezzo che si è raffreddato e poi ha oscillato molto durante Luglio, quando i dibattiti sullo Scaling mettevano a rischio la sostenibilità del progetto. Una volta risolto l’Hard Fork ad inizio Agosto, il prezzo è salito nuovamente per toccare $4500 alla fine dello stesso mese. Novembre ha portato quella che potrebbe essere la novità più decisiva per la storia del Bitcoin, con l’annuncio del CME ed una regolamentazione che potrebbe portarlo alla portata di tutti gli investitori. Il resto è storia di questi giorni.
Il Bitcoin è una bolla?
Chi è nel bitcoin da un po’ di anni ricorderà il Novembre 2013. Prima una salita rapidissima seguita da un crollo altrettanto rapido e doloroso, per chi aveva investito. In quell’occasione molti gridarono alla bolla e poco dopo il presagio fu rispettato, la bolla scoppiò a Dicembre. Per chi crede nella ripetitività dei cicli di mercato questo è un momento chiave. Oggi un’importante soglia psicologica è stata raggiunta, come lo era stato con i 1000 Dollari nel 2013, e la frenesia potrebbe fare il resto.
Al di là dell’oscillazione dei prezzi, il concetto di valuta virtuale creato grazie alla sua espressione pratica in Bitcoin, è qualcosa che si è evoluto con pazienza nel corso degli anni, che ha portato alla luce molte startup raccogliendo fondi da importanti venture capitalist. Per cui, se si guarda ai passi in avanti fatti sia dal punto di vista tecnologico che di adozione e regolamentazione, è difficile definire la prima valuta virtuale della storia semplicemente come una bolla.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://valutevirtuali.com.