Le stablecoin continuano a rappresentare uno degli strumenti più utilizzati all’interno dell’ecosistema crypto, soprattutto da chi cerca una forma di protezione dalla volatilità di Bitcoin ed Ethereum. Il loro valore è ancorato a una valuta fiat, di solito il dollaro statunitense, e vengono impiegate per trasferimenti internazionali rapidi, per ricevere rendimenti più alti rispetto ai conti tradizionali e per alimentare applicazioni decentralizzate su numerosi network.
A prima vista, tutte le stablecoin “a un dollaro” possono sembrare identiche. In realtà ogni progetto utilizza riserve differenti, tecnologie proprie e un livello di decentralizzazione variabile. Questa guida confronta Tether (USDT), la stablecoin più usata al mondo, e Ripple USD (RLUSD), un token più recente ma strettamente integrato nell’ecosistema XRP.
L’obiettivo è capire quale delle due possa risultare più adatta a un investitore o a un utente operativo nel 2025.
Tether e Ripple USD: due modelli completamente diversi
Tether (USDT) domina il mercato con una capitalizzazione che supera ampiamente i 180 miliardi di dollari. Nato nel 2014 e gestito da Tether Limited, ha saputo espandersi rapidamente su quasi tutti i principali network, da Ethereum a Tron fino ad altre blockchain minori. Questa distribuzione capillare lo ha reso lo standard per i pagamenti in DeFi, per lo staking su piattaforme CeFi e come valuta di riferimento negli scambi centralizzati.
Ripple USD (RLUSD) è invece una stablecoin molto più giovane, introdotta da Ripple nel 2024 e costruita direttamente sull’XRP Ledger, lo stesso ecosistema su cui gira XRP. La sua capitalizzazione – circa un miliardo di dollari – è ancora lontana dai colossi del settore, ma il suo punto di forza è la completa integrazione con la rete di Ripple e con i servizi di pagamento cross-border che l’azienda sviluppa da anni.
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Differenze tecniche, d’uso e di compatibilità
Uno dei principali limiti di Ripple USD è la sua scarsa interoperabilità. L’XRP Ledger non è nativamente compatibile con Ethereum e altri network popolari, quindi RLUSD viene usato soprattutto per trasferimenti e operazioni interne alla rete Ripple. Proprio per questo, molte aziende lo impiegano come valuta ponte: anziché convertire una moneta fiat in un’altra passando per costosi circuiti bancari, entrambe vengono convertite in RLUSD e poi riconvertite nella valuta d’arrivo. Il risultato è un trasferimento più rapido ed economico.
USDT gioca invece in un’altra categoria. Essendo presente su quasi tutte le blockchain principali, è oggi la stablecoin più integrata nella finanza decentralizzata: pool di liquidità, prestiti, yield farming, dApps, NFT marketplace. Ovunque ci sia un’infrastruttura crypto evoluta, USDT è già presente.
Come sono collateralizzate? Una differenza cruciale
Per valutare una stablecoin non basta guardare alla sua diffusione, ma bisogna analizzare anche la qualità delle riserve che garantiscono il peg al dollaro.
USDT mantiene la parità tramite un mix di attività finanziarie:
• cash e titoli di Stato statunitensi,
• commercial paper,
• altri strumenti liquidi.
Tether pubblica report periodici certificati da revisori esterni, ma non ha mai effettuato una verifica completa e approfondita delle proprie riserve. Questa scelta, unita al passato piuttosto controverso della società, spinge alcuni investitori a considerarla un’opzione meno trasparente rispetto ad altre stablecoin completamente auditabili.
Ripple USD, invece, segue un modello totalmente diverso. Ogni token non è emesso da un’unica entità centrale, ma è un IOU (una promessa di pagamento) creato da gateway autorizzati sull’XRP Ledger, come Bitstamp o GateHub. Ogni gateway garantisce il valore dei token con il proprio cash depositato in banca.
Il vantaggio è una maggiore decentralizzazione, ma lo svantaggio è evidente: se il gateway non riesce a sostenere i pagamenti, l’utente rischia direttamente il proprio capitale. Per usare RLUSD in sicurezza, è quindi fondamentale scegliere solo emittenti affidabili.
Quale stablecoin conviene nel 2025? La scelta dipende dall’utilizzo
Chi utilizza spesso l’XRP Ledger o necessita di un asset stabile per gestire trasferimenti tra valute fiat potrebbe trovare Ripple USD estremamente pratico. Il suo ruolo come valuta ponte e la velocità nativa dell’XRP Ledger lo rendono un buon strumento operativo.
Per tutti gli altri casi – investimenti, holding, rendimenti, DeFi, scambi su exchange, pagamenti su dApps – Tether (USDT) resta la soluzione più solida per una semplice ragione:
è il token stabile più diffuso, compatibile con tutti i principali ecosistemi e facilmente trasferibile ovunque.
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