Oltre il 60% degli utenti crypto gestisce almeno due wallet. Un segnale chiaro: qualcosa nell’esperienza d’uso non funziona. Sicurezza, frammentazione e poca educazione tech complicano il panorama.
Nel 2025, possedere più di un wallet crypto non rappresenta più una stranezza riservata ai fanatici del settore, bensì è divenuta una quasi necessità. Secondo l’ultimo report pubblicato da Nansen e Reown, infatti, il 62% degli utenti attivi nel settore gestisce almeno due wallet, a fronte del 47% registrato l’anno scorso.
Un dato significativo, che riflette un panorama sempre più frammentato: reti diverse, protocolli che non dialogano tra loro, strumenti non interoperabili. Il 48% degli utenti dichiara infatti di utilizzare più wallet unicamente per accedere a blockchain differenti. Non si tratta dunque di una scelta strategica, ma di una vera esigenza di sopravvivenza digitale.
Sicurezza fai-da-te: l’ossessione del backup
Un ulteriore fattore è rappresentato dalla crescente preoccupazione per la sicurezza. Il 44% degli utenti dichiara di impiegare più wallet come misura precauzionale, nel tentativo di ridurre il rischio di furti o accessi non autorizzati. Rispetto all’anno precedente, l’aumento è di oltre dieci punti percentuali.
Alcuni conservano le stablecoin su un wallet, le meme coin su un altro, e magari gli NFT su un terzo, adottando una struttura meticolosa dettata più dalla sfiducia nel sistema che da un’effettiva volontà di complicarsi la vita.
Sebbene la tecnologia proceda rapidamente, con wallet sempre più intelligenti, integrazioni in tempo reale con dApp, interfacce migliorate e meno complesse rispetto al passato, molti utenti sembrano oggi non riuscire più a tenere il passo. Il report è chiaro in questo senso: il 58% degli intervistati non conosce il funzionamento di uno smart wallet.
La novità genera timore, oppure passa inosservata. In ogni caso, l’educazione su questi strumenti resta ancora insufficiente, anche tra utenti abituali del settore.
La versione mobile batte l’hardware, ma il gap si restringe
Nonostante i progressi tecnologici, lo smartphone continua a essere lo strumento privilegiato per la gestione delle criptovalute. I mobile wallet,, infatti, restano i più utilizzati: il 51% degli utenti li preferisce, sebbene la percentuale sia leggermente diminuita rispetto al 54,8% dell’anno precedente.
Parallelamente, è in aumento l’adozione degli hardware wallet, spesso associati a una maggiore sicurezza: il 10% degli utenti ora li sceglie, segnando un incremento del 3% in un solo anno.
Il problema, per gli intervistati, non risiede nella tecnologia, bensì nel modo in cui viene proposta. Gli utenti, infatti, non desiderano stravolgere le proprie abitudini, né gestire decine di applicazioni diverse: vogliono poter controllare i propri asset in maniera semplice, veloce e senza dover acquisire competenze specialistiche.
Jess Houlgrave, CEO di Reown, lo ha affermato con chiarezza: “Le persone vogliono esperienze semplici, rapide e in linea con ciò che già fanno”. Il successo di una piattaforma, infatti, si gioca oggi sulla capacità di bilanciare funzionalità avanzate e usabilità immediata. Un aspetto spesso sottovalutato ma determinante è la compatibilità con reti e token differenti: il 40% degli utenti intervistati considera questo il criterio principale nella scelta di un wallet.
La community è stanca dal dover utilizzare un’app per Ethereum, un’altra per Solana e un’altra ancora per seguire una meme coin su Arbitrum. Serve un approccio più integrato, meno dispersivo. Tuttavia, trovare wallet in grado di gestire tutto in maniera efficiente rappresenta ancora una sfida.
Best Wallet: una piattaforma self-custodial che punta tutto su sicurezza e concretezza
Mentre sempre più utenti sono costretti a utilizzare più wallet per navigare tra reti e protocolli incompatibili, cresce la richiesta di soluzioni capaci di semplificare l’esperienza crypto.
In questo contesto, Best Wallet (BEST) si propone come alternativa solida e sicura, concepita per coniugare funzionalità avanzate e accessibilità. Dotato di un sistema di sicurezza all’avanguardia, il wallet si rivolge sia ai principianti sia agli utenti esperti, offrendo un’interfaccia semplice e compatibile con il Web3.
La piattaforma supporta un’ampia gamma di token e consente transazioni rapide, minimizzando i rischi legati alla gestione degli asset.

Best Wallet ha inoltre lanciato la prevendita del proprio token nativo $BEST, che ha già suscitato l’interesse di numerosi investitori. Finora, sono stati raccolti quasi 13 milioni di dollari e ogni token $BEST è attualmente venduto al prezzo di 0,024925 dollari, ma questo prezzo è destinato ad aumentare con l’avanzare delle prossime fasi della ICO.
Chi intende beneficiare delle condizioni di accesso più vantaggiose dovrebbe quindi considerare l’ingresso in questa fase iniziale, prima che il prezzo del token subisca un ulteriore incremento.
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