Il settore crypto assiste a un progressivo riequilibrio tra Bitcoin ed Ethereum, con una crescente attenzione verso i prodotti legati agli ETF su ETH e dalle aziende tech.

Ethereum ETF in crescita, Bitcoin in flessione
Il 21 luglio ha segnato un momento di svolta nel mercato degli ETF cripto: i fondi spot su Bitcoin hanno registrato deflussi netti per 131,35 milioni di dollari, interrompendo una serie positiva durata 12 giorni. Al contrario, gli ETF su Ethereum hanno attratto 296,59 milioni di dollari di afflussi nello stesso giorno, proseguendo un trend rialzista iniziato anch’esso 12 giorni prima.
Secondo i dati di SoSoValue, l’uscita dai prodotti su Bitcoin si è verificata nonostante volumi di scambio ancora elevati (4,1 miliardi di dollari in un solo giorno). Sin dal loro lancio, il totale dei flussi netti per Bitcoin ammontano a 54,62 miliardi di dollari, mentre per Ethereum hanno raggiunto i 7,8 miliardi di dollari, di cui 2,18 solo nell’ultima settimana. La somma delle attività in gestione per gli ETF su ETH ha raggiunto i 19,6 miliardi di dollari, pari al 4,32% della capitalizzazione della criptovaluta.
Un elemento chiave di questo successo è la possibile inclusione dello staking di Ether negli ETF spot, che consentirebbe agli investitori di ottenere rendimento passivo annuo intorno al 3%, oltre all’esposizione al prezzo di ETH. A ciò si aggiunge una normativa più favorevole alle crypto negli USA: i progetti di legge GENIUS e CLARITY Act, appena approvati dalla Camera, facilitano l’integrazione degli asset circolanti sulla blockchain Ethereum nei sistemi finanziari tradizionali.
Ether Machine annuncia una strategia da $1,6 miliardi su ETH
Un ulteriore segnale della maturazione del mercato è l’annuncio della fusione tra The Ether Machine e Dynamix Corporation (NASDAQ: DYNX), che darà vita al più grande veicolo pubblico dedicato esclusivamente al rendimento su Ethereum. L’operazione, sostenuta da oltre 1,6 miliardi di dollari in ETH, rappresenta una svolta per l’adozione istituzionale della rete.
Tra i principali finanziatori figurano Pantera Capital, 10T Holdings e Kraken, oltre a un contributo di 645 milioni in ETH da parte del cofondatore Andrew Keys, già attivo nella fondazione dell’Enterprise Ethereum Alliance. Il progetto si concentrerà su tre direttrici: staking e restaking, sviluppo dell’ecosistema e soluzioni infrastrutturali.
La quotazione in borsa garantisce trasparenza, liquidità e supervisione regolamentare, tre requisiti fondamentali per l’ingresso di capitali tradizionali nel mondo degli asset digitali. In un contesto normativo più chiaro, Ethereum si sta posizionando come la blockchain preferita per la finanza digitale.
Ethereum a $15.000 per fine anno
Tom Lee, noto stratega di mercato e opinionista finanziario per la CNBC, ha recentemente stimato un valore potenziale di Ethereum compreso tra 10.000 e 15.000 dollari per fine anno, sulla base di modelli comparabili a quelli usati per valutare aziende come Circle. Anche l’analisi tecnica di Mark Newton, Head of Technical Strategy di Fundstrat, vede ETH in grado di raggiungere i 4.000 dollari entro la fine di luglio.
Secondo Lee, Ethereum ospita già oltre il 60% degli asset del mondo reale tokenizzati (RWA), e potrebbe beneficiare in modo sostanziale qualora il mercato delle stablecoin superasse i 2 trilioni di dollari, come previsto dalle recenti proiezioni del Tesoro USA.
Lo strumento ideale per cogliere le opportunità su Ethereum
Con un crescente interesse sulla blockchain Ethereum e la finanza decentralizzata, strumenti avanzati come Best Wallet stanno guadagnando rilevanza tra gli investitori. Si tratta di una piattaforma per la gestione autonoma delle criptovalute, completamente non-custodial e senza obbligo di KYC, pensata per offrire un controllo totale sugli asset.
Best Wallet integra Onramper per acquistare crypto da oltre 60 blockchain, sia con carta di credito che con scambio di crypto, un DEX interno per eseguire scambi istantanei, e una sezione “Upcoming Tokens” dedicata alla scoperta e investimento in progetti emergenti. Il wallet consente inoltre di generare facilmente rendite passive tramite un aggregatore di staking e spendere le proprie criptovalute tramite una apposita carta di credito (Best Card).
Best Wallet gode anche di un proprio token, $BEST, che ha lo scopo di amplificare i benefici per gli utenti, consentendo accesso anticipato alle prevendite, riduzione delle commissioni, interesse da staking del 98% sul token e un cashback fino all’8% utilizzando la Best Card.
Disponibile in prevendita al prezzo di 0,025365 dollari, $BEST ha già raccolto oltre 14 milioni di dollari dal lancio, attirando l’attenzione degli investitori grazie agli oltre 500.000 download dell’app e il suo potenziale di apprezzamento una volta quotato sui crypto exchange.
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