Con un comunicato stampa pubblicato sabato scorso l’ABI (associazione bancaria italiana) conferma che i primi test sul progetto spunta, la blockchain che ha come obiettivo migliorare l’operatività interbancaria, ha completato con successo i primi test; il progetto è stato sviluppato su piattaforma corda, del consorzio R3, lo stesso che gestisce ripple. Come si può leggere nel comunicato, infatti, l’ABI dichiara che:
“è stato completato con successo il test tecnico relativo al caricamento di 200 milioni di dati, simulando il comportamento in produzione di tutto il mondo bancario che opera in Italia. Un nuovo passo avanti del progetto di applicazione di una blockchain alla spunta interbancaria. Il test, condotto sino ad ora, ha consentito di verificare la sostenibilità effettiva del processo e della piattaforma. La verifica è stata messa a punto con 35 nodi per avere il polso anche sul territorio della concreta robustezza dell’infrastruttura”
Il nuovo sistema, sviluppato con tecnologia DLT, dovrebbe essere adottato dal sistema bancario italiano a partire dal primo marzo 2020 e consentirà alle banche di avere massima trasparenza sui movimenti di ognuna delle parti coinvolte in una transazione, rendere più rapida la gestione dei flussi (riconciliandoli su base giornaliera invece che mensile) , condividere le regole di spunta dei movimenti in modo simmetrico tra le banche controparti e gestire in maniera integrata le comunicazioni interbancarie e i processi da porre in essere in caso di sbilancio (cioè di errori nella contabilità). Insomma, per una volta noi italiani abbiamo bruciato sul tempo tutti, portando a termine un progetto molto importante per il miglioramento di diverse procedure fondamentali nei rapporti tra banche, arrivando a realizzare la prima infrastruttura di questo tipo in europa.
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