Un paio di giorni fa ha suscitato apprensione la notizia della scomparsa di John McAfee il quale, secondo quanto dichiarato da uno dei suoi collaboratori su twitter, si temeva potesse essere stato arrestato dagli americani; ebbene, l’imprenditore può stare tranquillo, non è finito nelle grinfie degli USA, ma in quelle della repubblica Dominicana.
John McAfee arrestato nella Repubblica Dominicana
Di sicuro, ancora, si sa molto poco, quello che è certo è che McAfee, sua moglie e l’entourage sono stati prelevati dalle forze dell’ordine dominicane in porto, all’inizio di questa settimana; non è noto il capo di imputazione, sappiamo però che McAfee ha trascorso quattro giorni in carcere prima di essere rilasciato e poter dare quindi rassicurazioni sulla sua incolumità. Allo stato attuale, comunque, sembra sia di nuovo in stato di fermo, per cui non abbiamo più alcun aggiornamento, nonostante McAfee ne avesse promessi attraverso il suo account su twitter; bisogna a questo punto capire quanto grave sia la situazione, essendoci stato un arresto sicuramente non sarà una passeggiata, per capire se e in quanto tempo potrà avvenire un rilascio definitivo. Per quanto riguarda invece la sua corsa alla presidenza USA, ammesso che McAfee abbia mai fatto sul serio, forse sarebbe meglio che il buon vecchio John se la dimenticasse semplicemente, perché dopo queste notizie viene da pensare che non lo voterebbero più neanche i parenti.
Per quanto sia un personaggio decisamente sopra le righe, anche incline ad uscite francamente poco condivisibili, il mondo delle criptovalute non sarebbe più lo stesso senza McAfee e le sue sparate; negli anni ci siamo affezionati, probabilmente, più al personaggio che alla persona, fatto sta che in tutto questo tempo ci ha intrattenuto, fatto divertire ed ogni tanto anche incoraggiato e fatto ragionare, per cui speriamo tutti che la cosa si chiarisca presto e che l’imprenditore americano venga prontamente rilasciato. In caso contrario, qualora si dovesse prospettare un lungo periodo di detenzione, speriamo che mentre è in galera gli venga consentito l’uso del computer e dei social, non fosse altro perché tutto quel talento buttato per qualche anno in un carcere dominicano sarebbe davvero uno spreco inutile di intelligenza.
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