Prestiti garantiti da criptovalute: cosa sono, come funzionano e chi li eroga

Che le criptovalute stiano già rivoluzionando il mondo della finanza è un dato di fatto che nessuno può negare; se mai, secondo quanto affermano i principali detrattori, si può discutere del fatto se sia vero o meno che l’unico ambito di applicazione delle criptovalute sia quello finanziario o se invece, come sostengono gli estimatori della tecnologia blockchain, questa nuova tecnologia sia destinata ad impattare in maniera violenta sostanzialmente su ogni settore dell’attività umana. Tra le tante applicazioni concrete che le criptovalute hanno già, con buona pace dei detrattori, una delle più interessanti riguarda senza dubbio quella relativa ai prestiti garanti dalle principali cripto. Per qualche strano motivo, che faccio fatica a comprendere, però, di questo aspetto del mercato delle criptovalute si parla sempre molto poco. In questo post, quindi, andremo insieme a tentare di capire cosa sono i prestiti garantiti da criptovalute, come funzionano e vedremo anche alcune delle principali aziende già operative in questo settore.

Cosa sono i prestiti garantiti da criptovalute

Chiunque si sia trovato a contrarre un mutuo o prestiti di un certo importo sa bene che alle banche raramente basta la garanzia rappresentata da un posto di lavoro e, più tipicamente, richiedono una garanzia patrimoniale che deve essere proporzionale all’importo erogato. Tecnicamente questo meccanismo prende il nome di LTV (Loan to Value); l’LTV è quindi il rapporto tra l’importo erogato e la garanzia offerta da chi richiede il mutuo; facciamo un esempio per capirci meglio. Immaginiamo una persona che decida di acquistare una casa del valore di 200mila euro e che per farlo si rivolga a una banca (dal momento che non possiede l’intera somma per acquista l’immobile); il cliente possiede un importo di 50mila e ha bisogno di finanziarsi i 150mila euro mancanti. La banca, dopo aver raccolto tutto l’incartamento e fatte le valutazioni del caso, decide di erogare i 150mila euro richiesti dal cliente che può quindi procedere ad acquistare l’immobile. In questo caso avremo un LTV del 75% (150.000/200.000=0,75). Quello che succede, in soldini, è che la banca copre il 75% del valore dell’immobile (150mila eura), mentre il 25% (i 50mila euro nella disponibilità del cliente) viene coperto direttamente dal soggetto che sta richiedendo il mutuo. Qualora il richiedente del mutuo (per qualunque motivo) non ottemperasse ai propri obblighi verso la banca questa avrebbe la garanzia che vendendo l’immobile potrebbe coprire l’intero importo finanziato ( più un margine di sicurezza). Con i prestiti garantiti da criptovalute succede la stessa identica cosa, solo che a garanzia dell’importo erogato invece che esserci un bene immobile c’è una certa somma di criptovalute che vengono vincolate all’interno di un fondo; qualora il soggetto non restituisse il prestito col pagamento rateale l’istituto che ha erogato il prestito potrebbe rivalersi sulle criptovalute depositate dal soggetto, in caso contrario alla fine del piano di rientro rateale la somma in criptovalute vincolate per accedere al prestito tornerebbe pienamente nella disponibilità del soggetto.

Come funzionano i prestiti garantiti da criptovalute

I prestiti garantiti da criptovalute presentano tutta una serie di vantaggi rispetto a quanto accade coi prestiti bancari; principalmente la cosa che attira più di ogni altra le persone verso questo tipo di soluzioni è che la procedura per accedere al prestito è molto più snella, i tempi di erogazione sono quindi più rapidi. L’LTV varia in base al tipo di azienda, con percentuali che oscillano da un minimo del 30% al 50%, ma che possono arrivare in certi casi anche fino al 70%; per quanto riguarda gli interessi sono mediamente più bassi dal momento che la media del mercato si aggira intorno al 5%. Ovviamente non è tutto oro quello che luccica e così come quando contraiamo un prestito in banca dobbiamo leggere attentamente le varie clausole contrattuali (assicurandoci che non ci siano costi e commissioni nascoste), la stessa identica cosa avviene quando parliamo di prestiti garantiti da criptovalute. In questa fase, come chiunque può facilmente intuire, questo tipo di prodotti sono destinati prevalentemente a startupper e imprenditori già attivi nel mondo delle cripto, che magari possiedono un discreto capitale iniziale (perché no, anche raccolto attraverso una ICO) ma che hanno comunque bisogno di finanziarsi la quota mancante per coprire l’investimento richiesto per il loro progetto imprenditoriale.

Le aziende che erogano prestiti garantiti da criptovalute

Arrivati a questo punto non possiamo fare a meno di presentare alcuni dei servizi più noti tra quelli che erogano prestiti garantiti da criptovalute, posto che in ogni caso questo tipo di attività è in crescita e che con una banale ricerca su google è possibile trovarne molte altre; del resto, così come quando andiamo in banca, quando sottoscriviamo un prestito dobbiamo sempre fare una serie di valutazioni per capire chi ci offre la soluzione più adatta alle nostre esigenze. La cosa migliore da fare, se si intende sottoscrivere un prestito garantito da cripto, è di paragonare tutte le diverse offerte presenti sul mercato prima di orientarci a quella più adatta per noi, esattamente come faremmo per un prestito “classico”. Detto questo andiamo subito a vedere quali sono le aziende attualmente più affermate in questo settore:

YouHodler: ha sede a Cipro e la sua offerta è tra le più interessanti tra quelle attualmente presenti sul mercato; le monete accettate a garanzia sono btc, eth, ltc, xrp e bch, per quanto riguarda l’LTV arriva fino al 70% per un importo massimo erogabile che, per ora, è di soli 10mila euro.

Helio: meno vantaggiosa di youhodler perché presenta interessi sensibilmente più alti e un LTV che non supera il 50%; anche per quanto riguarda le monete accettate a garanzia offre meno opportunità rispetto alla soluzione che abbiamo visto precedentemente dal momento che esclude bch

Nexo: è stata tra le prime aziende attive in questo settore, ma si è fatta una nomina non proprio esemplare a causa delle commissioni esose e delle numero restrizioni per l’accesso ai prestiti

Salt: questa soluzione è probabilmente la seconda migliore proposta dopo YouHodler, certamente tra le più note nel mercato (vanta circa 70mila utenti), ha un LTV discreto (fino al 60%) ma offre poca scelta relativamente alle monete accettate in garanzia

Conclusioni

Il mondo dei prestiti garantiti da criptovalute offre sicuramente diverse opportunità a chi avesse bisogno di accedere a un finanziamento, tuttavia occorre ammettere che questo segmento di mercato appare ancora immaturo e non capace di competere in maniera adeguata con l’offerta delle banche. La sensazione, almeno allo stato attuale delle cose, è che chi avesse bisogno di un prestito potrebbe facilmente trovare condizioni migliori presso qualunque banca del nostro paese. A fronte di questo occorre però anche rimarcare come molte persone siano completamente escluse dal circuito bancario e quindi possono trovare proprio nell’ambito dei prestiti garantiti da criptovalute una fonte di finanziamento che altrimenti gli sarebbe preclusa; immaginiamo ad esempio un piccolo minatore italiano che riesca ad operare nel nostro paese abbattendo il costo dell’elettricità sfruttando un piccolo impianto solare casalingo. Ebbene, in questo caso è facile che questo piccolo minatore, qualora non avesse uno stipendio, si trovi completamente tagliato fuori dal circuito bancario e dalla possibilità di effettuare investimenti sul proprio impianto; in questo caso l’offerta di prestiti garantiti da criptovalute rappresenta sicuramente un’ottima opportunità. Per quanto quindi questo tipo di strumenti non appaiano, almeno al giorno d’oggi, adatti alle esigenze di chiunque lo sono certamente quanto meno per alcuni. Ovviamente la scelta di un prestito garantito da criptovalute impone una certa attività di studio e di ricerca, onde evitare di incappare in contratti che presentino costi e commissioni nascoste, ma questo vale in linea di massima per qualunque tipo di prestito; non si deve quindi, in altre parole, illudersi che siccome abbiamo a che fare con aziende che, spesso, hanno strutturato la loro attività attraverso l’uso di smart contracts e blockchain sia tutto sempre preciso e trasparente come invece saremmo tendenzialmente portati a credere. Meglio quindi leggere sempre con la massima attenzione tutte le clausole previste dal contratto che andremo a firmare per accedere al nostro prestito, perderemo magari un po’ di tempo ma ci metteremo anche al riparo da eventuali brutte sorprese.

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