L’ingresso di giganti come Morgan Stanley e Charles Schwab nel mondo del trading crypto, insieme alla crescente apertura delle Big Four agli ETF su Bitcoin, rappresenta una svolta nell’adozione degli asset digitali.

Stanley e Schwab entrano nel mercato crypto
Il settore finanziario tradizionale sta compiendo un importante passo verso l’integrazione degli asset digitali. Colossi come Morgan Stanley e Charles Schwab stanno pianificando di offrire ai propri clienti servizi di trading spot per le criptovalute. Questo avviene in un contesto di regolamentazione più favorevole negli Stati Uniti, dove le autorità sembrano ora più propense a collaborare con il settore cripto piuttosto che contrastarlo.
Morgan Stanley, già nota per aver lanciato uno dei primi fondi legati a Bitcoin per clienti istituzionali nel 2021, è in fase avanzata per consentire ai clienti l’accesso diretto a investimenti in criptovalute. Allo stesso modo, Charles Schwab, che ha già partecipazioni indirette tramite ETF e fondi, si prepara a rendere disponibili opzioni di trading in Bitcoin e altre criptovalute per i suoi milioni di clienti retail e istituzionali.
Le “Big Four” pronte a sbloccare gli ETF su Bitcoin
Recentemente le quattro principali wirehouse statunitensi, Morgan Stanley, Merrill Lynch, Wells Fargo e UBS, stanno per sbloccare l’accesso agli ETF spot su Bitcoin per milioni di investitori. Si tratta di un cambiamento significativo, perché queste entità gestiscono complessivamente oltre 27.000 miliardi di dollari di asset, e la loro apertura agli ETF su Bitcoin potrebbe rappresentare un’enorme ondata di liquidità in entrata nel mercato cripto.
L’approvazione degli ETF spot da parte della SEC ha dato legittimità istituzionale a Bitcoin. Tuttavia, l’accesso a questi strumenti da parte degli investitori era ancora parzialmente limitato. L’ingresso diretto delle wirehouse potrebbe cambiare drasticamente lo scenario, consentendo a clienti con profili di rischio diversi di inserire asset digitali nei loro wallet tramite strumenti regolamentati.
L’interesse da parte delle grandi banche e delle wirehouse rappresenta una pietra miliare nell’adozione istituzionale delle criptovalute. Ciò non solo aumenta la fiducia nel settore, ma potrebbe anche contribuire alla stabilizzazione della volatilità dei prezzi, grazie all’ingresso di capitali più ingenti e orientati al lungo termine.
Inoltre, l’accesso facilitato al trading e agli ETF da parte di decine di milioni di investitori retail potrebbe generare una nuova fase rialzista per Bitcoin e altri asset digitali, rendendo le criptovalute parte integrante dei portafogli d’investimento tradizionali, accanto ad azioni, obbligazioni e oro.
Nelle ultime 2 settimane, gli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti hanno registrato afflussi per un totale di 4,87 miliardi di dollari e alcuni analisti, come Arthur Hayes, sostengono che la nuova fase rialzista per $BTC stia già iniziando, con un target di 1.000.000 di dollari entro fine 2028.
BTC Bull Token accompagna l’ascesa di Bitcoin
In questo contesto di crescente adozione e riconoscimento istituzionale per Bitcoin e le cripto, progetti ancora in fase di prevendita, come BTC Bull Token ($BTCBULL), stanno guadagnando attenzione.
Si tratta di una meme coin innovativa che punta a supportare e celebrare l’ascesa di Bitcoin, premiando gli investitori lungo il percorso della cripto principale verso obiettivi di prezzo come 150.000, 200.000 e 250.000 dollari.
Il token $BTCBULL offre ricompense automatiche in frazioni di Bitcoin ai suoi possessori, quando il prezzo di BTC raggiunge traguardi prestabiliti. Inoltre, incorpora un sistema di riduzione della fornitura, per cui a ogni fascia di prezzo raggiunta a partire dai 125.000 dollari e per ogni aumento di 25.000 dollari, una parte dei token viene bruciata, riducendo l’offerta e potenzialmente aumentando il valore del token.
Lo staking di $BTCBULL garantisce anche un rendimento annuo (APY) del 78%, un incentivo significativo per i detentori. Con un prezzo attuale in prevendita di 0,00249 dollari, il progetto si posiziona in maniera strategica per intercettare il crescente entusiasmo intorno a Bitcoin, secondo analisti crypto come Matteo Afrasinei, con un numero di investimenti che ha raggiunto i 5 milioni di dollari.
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