Tutti sappiamo che quando si tratta di rispetto della privacy e di protezione dell’anonimato in fatto di transazioni crypto, Monero offre il massimo. Ma è proprio vero che le transazioni con Monero (XMR) sono non rintracciabili? Di recente il National Bureau of Investigation (NBI), un’agenzia di polizia finlandese, ha tentato di tracciare la crypto Monero e, a suo dire, con successo.
Non tutti ci hanno creduto a dire il vero, infatti alcuni esperti e “fan” di Monero hanno respinto queste dichiarazioni confermando la non rintracciabilità di questa criptovaluta.
Com’è andato il tentativo dell’NBI finlandese?
Quindi cos’è successo esattamente, e qual è stato l’esito del tentativo dell’NBI finlandese di tracciare Monero? Le dichiarazioni dell’agenzia scandinava non lasciano molto spazio all’interpretazione, avendo detto chiaramente di aver trovato un sistema per individuare i soggetti che effettuano transazioni con Monero (XMR) per riciclare denaro.
In particolare questa dichiarazione va collocata nel contesto del caso di Julius Aleksanteri Kivimäki, che sarebbe il responsabile di un attacco hacker a Vastaamo, un fornitore privato di servizi di psicoterapia.
Vi erano già da tempo dei sospetti su Kivimäki, il quale avrebbe violato il database dei pazienti nell’ottobre del 2020 per poi chiedere 40 Bitcoin (BTC) di “riscatto”, in caso contrario avrebbe divulgato le informazioni cliniche dei 30mila pazienti.
Ci sono voluti due anni perché le autorità finlandesi riuscissero a identificare Kivimäki come il responsabile di questo attacco informatico. Le accuse mosse contro di lui includevano poi altri reati tra cui la violazione dei dati, la tentata estorsione, la violazione della privacy e la falsificazione di prove.
Ma cosa c’entra Monero (XMR) in tutta questa storia? Bisogna arrivare al febbraio 2023 per il mandato d’arresto emesso dall’Interpol per Kivimäki che fu poi estradato in Finlandia, e nel frattempo l’NBI ha fatto sapere di aver scoperto che la crypto Monero era stata utilizzata per alcune transazioni.
Ciò tuttavia non trova un riscontro sufficientemente solido nelle prove inserite nel rapporto. Lo stesso Marko Leposen, a capo dell’indagine, ha confermato che i dettagli riguardanti la tracciabilità delle transazioni con XMR non sarebbero stati divulgati, e non è stato nemmeno chiarito in che modo l’NBI sia risalita all’identità di Kivimäki.
Tutto quello che sappiamo è che Kivimäki avrebbe tentato di nascondere il movimento dei Bitcoin convertendoli in Monero per poi spostarli tra diverse piattaforme.
Monero (XMR) resta una criptovaluta non tracciabile?
Le dichiarazioni rilasciate dall’NBI circa la possibilità di tracciare le transazioni effettuate con Monero sono state sin da subito respinte dai sostenitori di Monero (XMR), secondo i quali in realtà le autorità finlandesi non sono mai riuscite a tracciare queste transazioni.
Su cosa sia effettivamente accaduto sono state formulate alcune ipotesi, una delle quali è stata condivisa da un utente su Reddit. Secondo questo utente le indagini dell’NBI hanno permesso di individuare “una persona specifica che utilizzava exchange centralizzati e faceva trading di Monero con criptovalute tracciabili”.
Un altro utente ha anche aggiunto che tutto ciò che l’NBI finlandese è riuscita a scoprire è che una certa quantità “è stata scambiata da Bitcoin a Monero e poi è stata depositata su Binance”.
In definitiva c’è molto scetticismo rispetto alle dichiarazioni delle autorità finlandesi, circa la reale possibilità di rintracciare le transazioni con Monero (XMR), e questo naturalmente non fa che rafforzare questa crypto.
Il prezzo di Monero infatti sta vivendo un trend rialzista in questa fase, e attualmente è scambiato a 156 dollari. Si tratta di un trend positivo che ha avuto inizio diverse settimane fa, ma siamo ancora molto lontani dal massimo storico di 542,33 dollari. Inoltre su base settimanale si registra una riduzione del 13% circa del volume di scambio di Monero, che si trova attualmente al 29° posto per capitalizzazione di mercato.
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