Il gruppo finanziario giapponese SBI Holdings ha presentato nel report del secondo trimestre 2025 due nuovi ETF che rappresentano un approccio metodico all’integrazione degli asset digitali nei portafogli istituzionali. Il primo prodotto, denominato Crypto-Assets ETF, offrirà esposizione combinata a Bitcoin e XRP, una scelta che si distingue nel panorama finanziario globale dove spesso si privilegiano criptovalute con maggiore capitalizzazione di mercato. Questa decisione riflette la strategia consolidata di SBI, che mantiene una partnership operativa con Ripple da diversi anni.
Il secondo strumento finanziario, il Digital Gold Crypto ETF, adotta una strategia di diversificazione che alloca oltre la metà delle risorse in ETF auriferi, mentre la porzione rimanente include asset digitali selezionati. Questa configurazione mira a bilanciare la stabilità storica dell’oro con il potenziale di crescita delle criptovalute, creando un prodotto adatto a investitori con profili di rischio differenziati. L’iniziativa di SBI si inserisce in un contesto più ampio di interesse istituzionale crescente verso i prodotti finanziari che combinano asset tradizionali e digitali.
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Le modifiche normative accelerano l’approvazione degli ETF crypto negli Stati Uniti
I cambiamenti normativi introdotti dalla Securities and Exchange Commission americana hanno modificato significativamente il processo di approvazione per gli ETF basati su criptovalute. La nuova regola dei sei mesi di futures consente agli exchange di presentare richieste per ETF su asset digitali che abbiano almeno sei mesi di attività di trading su futures in piattaforme regolamentate. Questa modifica riduce i tempi di approvazione da un massimo di 240 giorni a soli 75 giorni, semplificando notevolmente l’iter burocratico.
L’autorizzazione ai meccanismi di creazione e rimborso “in-kind” permette ai market maker di utilizzare direttamente criptovalute invece di denaro fiat per gestire le quote ETF. Questo allineamento agli standard già applicati per ETF su oro e altre materie prime migliora l’efficienza operativa e l’accessibilità per gli investitori istituzionali. Secondo le analisi di Eric Balchunas di Bloomberg, le probabilità di approvazione di un ETF spot su XRP entro settembre-ottobre 2025 raggiungono l’85%, considerando che XRP soddisfa i nuovi requisiti grazie alla presenza di futures attivi. La risoluzione della controversia legale tra Ripple e la SEC, prevista per il 15 agosto, potrebbe rappresentare l’ultimo elemento necessario per completare questo processo di legittimazione istituzionale.
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