Le origini storiche di Bitcoin e delle criptovalute

Il bitcoin è la prima criptovaluta al mondo in ordine cronologico. Nato nel 2008 come un’estensione del concetto di criptovaluta, Bitcoin ha avuto oltre un decennio di evoluzione, di popolarità, di diffusione e crescita di valore, il tutto contornato però da una serie notevole di tensioni ed interrogativi.

Conseguentemente una migliore comprensione del fenomeno deve obbligatoriamente passare da uno studio dei suoi precedenti storici, per comprendere più facilmente le implicazioni economiche, sociali, politiche sia attuali quanto future.

Un primo esordio del concetto di criptovaluta o criptomoneta risale al 1982, in un testo di David Chaum,” Blind Signatures for Untraceable Paymentes”, nel quale veniva pensata una primitiva forma di firma digitale, le cd “blind signatures”, realizzata mediante l’esecuzione di una serie di algoritmi. In questo modo un individuo otteneva la facoltà di nascondere un messaggio prima di firmarlo e ratificarlo.

Il medesimo autore sottolineava le implicazioni pratiche di questo progetto nel settore dei pagamenti, che possono esprimersi senza la necessità di un controllo delle autorità e con l’adozione di forme anonime attraverso l’impiego di pseudonimi. Sebbene il progetto di Chaum non ebbe una vera e propria realizzazione pratica, catturò comunque gli interessi del movimento Cyberpunk, che nel 1994 lo inserirono nel manifesto dei Cripto – Anarchici.

In buona sostanza, gli anarchici del manifesto individuarono nel sistema di crittografia e cifratura ideato da Chaum uno strumento che potenzialmente poteva rivelarsi utile alla loro lotta al potere sovrano. Al riguardo si affermava che il sistema digitale può configurarsi come “un modo efficace per riuscire a mantenersi invisibili al Grande occhio, sfuggendo alla sua ossessione di controllo”. In altri termini, questo sistema è stato considerato come uno strumento valido alla lotta dell’individuo nell’affermare la propria sovranità nei confronti dello Stato.

Le idee di Chaum vennero in seguito ulteriormente sviluppate da Wei Dai nella mailing list Cyberpunks, che poi giunse ad una prima vera e propria ideazione di criptovaluta. Egli spiegò un sistema che “ consente ad un gruppo di pseudonimi digitali non tracciabili di effettuare vicendevolmente pagamenti in denaro e di assicurare il rispetto di contratti senza aiuti esterni”, descrivendo come arrivare ad un prototipo di criptovaluta, denominata B-Money, sfruttando una serie di step informatici.

Tuttavia, anche se furono notevoli i progressi dell’Information Technology e le interessanti potenzialità delle nuove valute, il meccanismo teorizzato faceva attrito con l’impossibilità di una sua implementazione pratica funzionale. Il problema riguardava infatti il fenomeno della double spending, ovvero il processo che consentiva di duplicare lo stesso gettone e spenderlo più volte.

La portata dell’invenzione di Bitcoin invero si concretizzerà proprio in quest’aspetto, dove a partire dalle iniziali teorie di Chaum, si giunge ad un sistema in linea con i propositi di Wei Dai che risolve i sopraccitati limiti tecnici che ostacolavano la costruzione reale di una criptomoneta. Il dominio Bitcoin è emerso per la prima volta il 18 agosto 2008, all’atto di registrazione di bitcoin.org su anonymousspeech.com. Il rilascio si è avuto pochi mesi più tardi, mediante la pubblicazione online di Bitcoin come “peer – to peer electronic cash system”, un documento redatto e sottoscritto da un programmatore sconosciuto noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

Questo documento è riconosciuto come “Protocollo Bitcoin”, che pone le basi e descrive le linee guida di tutto il progetto. L’identità di colui o coloro che si celano dietro lo pseudonimo di Nakamoto è a tutt’oggi ancora ignota, nonostante siano state mostrate numerose teorie in merito. Nakamoto, comunque ha sospeso il suo diretto coinvolgimento in Bitcoin nella metà del 2010, trasferendo diversi domini di sua proprietà ad alcuni esponenti della comunità Bitcoin e consegnando il codice sorgente a Gavin Andersen, il suo più stretto collaboratore.

I punti essenziali del progetto Bitcoin sono alquanto articolati e basati su di un sistema decentrato peer – to – peer puro, in cui il ruolo di primo livello lo assumono i nodi della rete e la crittografia. Nello specifico, attraverso la crittografia si perviene al tracciamento delle transazioni e alla gestione degli aspetti funzionali, come la generazione di moneta, oltre alla soluzione del double spending, ricordato in precedenza con un meccanismo a chiave doppia, pubblica e privata.

Bitcoin nasce ufficialmente il 3 gennaio 2009, con il rilascio in rete della prima versione di Bitcoin 0.1. In questa occasione venne prodotto il primo blocco di 50 BTC, il genesis block. Le versioni dalla 0.1 fino alla 0.1.5 erano compatibili solo con Windows 2000, Windows NT e Windows XP.

Successivamente Satoshi perfezionò il client, corregendo alcuni bug di comunicazione tra nodi e migliorando l’usabilità del client. Il primo trasferimento di gettoni avvenne virtualmente tra Nakamoto e Hai  Finney (blocco 170 della Blockchain) , ma per la prima transazione reale bisognerà attendere la fine del 2010, quando fu resa disponibile la commercializzazione pubblica delle nuove criptovalute.

In quel caso, la transazione fu rappresentata dall’acquisto di due pizze per un prezzo di 10.000 bitcoin, un evento celebre che ha condotto alla produzione di uno specifico tasso di cambio pizza/bitcoin.

Di Vincenzo Augello

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