Potrebbe essere un buon momento per investire in Bitcoin? Le previsioni non sono niente male, questo è evidente, ma quello che appare ancora più chiaro è che la FOMO sta crescendo ancora. Allora iniziamo proprio da qui, e cioè da cos’è esattamente la FOMO.
Si tratta dell’ennesimo acronimo legato al mondo delle criptovalute ma non solo, e sta per Fear Of Missing Out, e cioè paura di perdere l’occasione. L’occasione per investire nel momento giusto, quando all’orizzonte sembra profilarsi un solo scenario possibile (anche se non è mai così, specie nel mercato delle criptovalute), che sarebbe quello di guadagni facili, consistenti e rapidi.
In realtà è tutto molto più complesso di così, e comprare Bitcoin non è esattamente cosa che si possa fare con leggerezza, per tutta una serie di motivi, il primo dei quali è il prezzo. In questo preciso momento 1 BTC viene scambiato a poco più di 61.000 dollari, mentre l’anno scorso con la stessa cifra potevi comprarne più o meno tre.
Comprare Bitcoin però non è l’unico modo per investire su questa criptovaluta, infatti in un contesto come quello attuale, con le dinamiche dei prezzi che stiamo osservando, comprare CFD sul prezzo di Bitcoin potrebbe non essere una cattiva idea. Ma come investire, quali criptovalute comprare, quanto e quando investire, sono tutte domande alle quali non possiamo dare alcuna risposta.
Possiamo però provare ad approfondire quello che sta succedendo in questa fase entusiasmante del mercato delle criptovalute, dare uno sguardo alle previsioni, che vedono Bitcoin verso un nuovo record storico, e cercare di capire cos’è che spinge questo incredibile rally di prezzo. Ed è proprio in quest’ultimo punto che entra in gioco la FOMO.
Bitcoin supera i $60.000 e si avvia verso un nuovo record storico
Una volta superata la soglia psicologica dei 60.000 dollari, Bitcoin non si è fermato ma ha continuato a crescere. Nelle ultime ore in realtà la corsa di BTC verso nuove vette si è un po’ rallentata, infatti dopo aver sfiorato i 64.000 dollari ha perso parte del terreno guadagnato per tornare intorno a quota 61.000.
Se guardiamo il grafico a sette giorni vediamo un incremento di prezzo del +18% per BTC, ma non è tanto questo a colpire gli investitori, quanto la crescita del +45% negli ultimi 30 giorni, e soprattutto il +132% rispetto a metà ottobre.
Ma veniamo ad alcune doverose considerazioni: anzitutto difficilmente può sfuggire il fatto che quota 63k è molto vicina al record storico toccato da Bitcoin nel novembre 2021, che era di circa 68.000 dollari. Manca un +8% o poco più per arrivarci, e pensare che per raggiungere i 63.000 dollari è cresciuto del +7% in 24 ore soltanto rende ancor meglio l’idea di quanto il traguardo sia vicino.
Una seconda considerazione riguarda il fatto che come punto di riferimento si potrebbe prendere, invece di quota 68k, quota 64k. Il motivo è che i 64.000 dollari toccati da Bitcoin nel mese di aprile 2021 sono rimasti il picco massimo di BTC per sette lunghi mesi, e solo a novembre il prezzo ha registrato quell’ulteriore impennata dopo la quale è iniziato l’inesorabile calo dell’intero mercato crypto.
Terza ed ultima considerazione: al momento pare che vi siano tutti i migliori presupposti perché Bitcoin possa raggiungere i 70.000 dollari, sia nel breve che nel medio periodo. Bisogna infatti ricordare che l’evento dell’halving sarà nel mese di aprile, ma in genere è dopo l’halving che Bitcoin registra gli incrementi di prezzo più significativi, non prima.
Questo vuol dire anche che siamo in una situazione abbastanza anomala. In gioco ci sono anche gli effetti di un evento inedito, quello dell’autorizzazione da parte della SEC di ETF su Bitcoin spot a gennaio, che il mercato sta ancora prezzando sulla base dei flussi di scambio riguardanti proprio questi nuovi ETF. Insomma ora come ora prendere il passato come punto di riferimento potrebbe non essere la scelta migliore.
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Come la FOMO influenza il prezzo di Bitcoin
Secondo alcuni osservatori, ad aver spinto Bitcoin verso il rialzo che abbiamo visto negli ultimi giorni è stata proprio la paura di perdere l’occasione di un buon investimento, la FOMO insomma cui abbiamo accennato in apertura.
La Fear Of Missing Out, secondo alcuni esperti, potrebbe aver determinato gli incredibili aumenti di prezzo registrati da Bitcoin nell’ultima settimana. E questa paura si è potuta toccare con mano ieri stesso, quando il noto exchange Coinbase è stato letteralmente preso d’assalto da investitori ansiosi di entrare in gioco prima che fosse troppo tardi.
Ma la foga degli investitori retail che si sono riversati improvvisamente su Coinbase per comprare Bitcoin e altre crypto ha mandato in tilt la piattaforma, con un po’ di disagio per gestori e utenti, e magari un filo di panico per i meno avvezzi. Il problema è stato poi risolto in breve tempo, ma quel che è emerso è che i volumi di scambio hanno subito un’impennata piuttosto importante spingendo al rialzo il prezzo di Bitcoin.
Bitcoin a 100.000 dollari? Ecco le ultime previsioni
Mentre gli investitori retail assaltano gli exchange per acquistare criptovalute a ritmi che non si vedevano da tempo, non sorprende che stiano venendo fuori previsioni particolarmente positive per quel che riguarda l’andamento di Bitcoin e del mercato crypto complessivamente.
A tracciare uno scenario interessante sono ad esempio gli analisti di Bitfinex, secondo i quali BTC avrebbe il potenziale per raggiungere i 100.000 dollari, e forse anche i 120.000 entro il quarto trimestre 2024.
“La nostra analisi prevede un obiettivo di prezzo conservativo di 100.000 – 120.000 dollari da raggiungere entro il quarto trimestre 2024, e il picco del ciclo da raggiungere nel 2025 in termini di capitalizzazione di mercato totale delle criptovalute. Gli ETF hanno introdotto la ‘domanda passiva’ – spiegano gli analisti di Bitfinex – il che significa che la domanda proviene da investitori che sono in gran parte indipendenti dal prezzo. Percepiscono Bitcoin come una riserva di valore piuttosto che un asset volatile negoziabile, come è avvenuto per diversi anni prima dell’introduzione degli ETF”.
“Il fatto che ora disponiamo di ETF significa potenzialmente che qualsiasi calo successivo al culmine del ciclo attuale potrebbeessere meno drastico rispetto alle recessioni precedenti. Abbiamo visto una traiettoria stabile simile nel prezzo dopo un enorme aumento in seguito al lancio degli ETF sull’oro. Tuttavia, dal punto di vista degli investimenti, è consigliabile valutare la situazione e i vari parametri del mercato futures e on-chain, una volta raggiunta la fine del ciclo, per avere una visione più definitiva”.
Coi nuovi ETF quindi assistiamo a un’evoluzione della base del mercato di Bitcoin, un cambiamento della natura stessa degli investitori, in quanto in passato erano prevalentemente speculatori, ora invece conquistano quote via via più significative gli investitori a lungo termine.
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