Nella giornata di ieri il mercato delle criptovalute ha registrato un calo evidente, e tra le possibili cause ci sono con ogni probabilità le attese sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) dagli Stati Uniti. Tra l’altro vale la pena notare che nel frattempo le azioni hanno chiuso in rialzo la giornata.
Capitalizzazione di mercato delle crypto in calo del 2%
Ieri l’intero mercato crypto ha subito un improvviso calo, con il sentiment che ha iniziato a tendere sul ribasso in vista della pubblicazione del rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) dagli Stati Uniti.
I dati di CoinGecko indicano che la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute è diminuita del 2,1% nel corso della giornata di ieri arrivando intorno ai $2,70 trilioni. Anche il volume di scambi giornaliero totale ha registrato un calo del 3%, oscillando intorno al valore di $112 miliardi.
A seguito del declino del mercato nel suo complesso, le principali criptovalute, Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH), sono leggermente diminuite dopo che nei giorni precedenti avevano finalmente innescato un movimento rialzista. Tuttavia quel trend al rialzo ha avuto breve durata, venendo ben presto rimpiazzato dal ribasso di ieri.
Nel frattampo, nel corso della serata, abbiamo assistito a un lieve recupero, che ha portato BTC verso quota $69.390 ed Ethereum fino a $3.520. Ma quali sono le ragioni del calo di ieri? Una delle cause potrebbe essere, come accennato, la prospettiva della pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti per il mese di marzo 2024, prevista appunto per ieri, 10 aprile.
Perché il dato sul CPI Usa ha spinto al ribasso il mercato crypto?
Si ritiene che se i dati pubblicati risulteranno esattamente in linea con le aspettative, allora questo non farà altro che amplificare “le probabilità di un taglio dei tassi di interesse a giugno, poiché le speculazioni su un cambio di rotta della Fed sono in aumento”, come ha spiegato il capo analista di Bitget Ryan Lee.
Il giorno precedente la pubblicazione del dato sull’indice dei prezzi al consumo degli Usa intanto il mercato azionario ha chiuso in rialzo. Infatti abbiamo visto ad esempio l’indice S&P 500 che è cresciuto dello 0,14%, guadagnando 7,52 punti fino a 5.209,91.
A tal proposito vale la pena osservare che generalmente, a ridosso della pubblicazione dei dati CPI, i mercati finanziari mostrano un certo nervosismo, se ci si aspetta un tasso di inflazione più alto.
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