La nuova legge, approvata lo scorso 3 ottobre, entrerà in vigore dal primo gennaio 2020 e pone il Liechtenstein all’avanguardia in Europa per quanto riguarda il quadro normativo che regola l’industria blockchain. Il primo ministro del paese, Adrian Hasler, ha commentato questo passaggio epocale affermando che:
“Con questa nuova legge abbiamo posto le condizioni essenziali perché il Liechtenstein si potesse collocare come uno dei paesi più innovativi a livello mondiale permettendo a chi lavora nell’economia dei token di farlo in tutta legalità e sicurezza“
In molti hanno evidenziato come la proposta di legge sia passata all’unanimità, a dimostrazione del fatto che i politici del Liechtenstein sembrano essersi perfettamente conto sia della rilevanza di quello che a molti pare essere destinato a diventare un comparto strategico per lo sviluppo di qualunque paese sia di quanto importante sia stabilire un quadro normativo che offra certezze e garanzie per gli operatori del settore. Non appare quindi un caso che il Liechtenstein inizi ad essere visto come il posto ideale per operare in Europa nell’ambito dell’industria blockchain, la stessa Bittrex, giusto per fare un esempio, ha di recente annunciato che la sua nuova piattaforma europea (bittrex global, che andrà a sostituire bittrex international) avrà sede proprio in questo paese. E’ paradossale che a muoversi in questa direzione siano proprio i paesi con le economie più solide nell’unione, mentre quei paesi che maggiormente potrebbero trarre benefici da azioni di questo tipo (come appunto proprio l’Italia, ma anche la Grecia, giusto per citarne due) stiano ancora una volta restando indietro lasciando spazio ai paesi nord europei per continuare a fare il bello e il cattivo tempo anche in questo comparto industriale. Abbiamo un bel lamentarci, noi italiani, dell’Europa che indubbiamente ha i suoi limiti e le sue criticità ma che non giustificano in alcun modo la nostra incapacità di muoverci adeguatamente sul palcoscenico dell’unione; insomma, è anche vero che l’UE è stata egemonizzata da Francia e Germania, col sostegno di altri paesi del nord come ad esempio l’Olanda, il Belgio e appunto lo stesso Liechtenstein, ma non dobbiamo permettere che questo occulti l’incapacità del nostro ceto politico di contrastare questa tendenza per mezzo di politiche ben precise che nel nostro paese o non vengono implementate affatto o vengono implementate con una lentezza esasperante.
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