Si registra un incremento dell’interesse per lo staking di Ethereum in questi giorni, e con esso cresce fino a toccare nuovi record la coda dei validatori di ETH, che segna il livello più alto da ottobre.
Staking di Ethereum (ETH): cresce l’interesse dei trader
In questa fase caratterizzata da un sentiment complessivamente positivo per quel che concerne il mercato delle criptovalute stiamo assistendo a un aumento del numero dei validatori che cercano di fare staking sulla rete Ethereum (ETH).
A confermare il dato sono fonti quali ValidatorQueue, secondo cui in questo momento la coda di ingresso dei validatori è di 7.045, rappresentando oltre 225.000 Ether (pari a 562 milioni di dollari), che segna il suo livello più alto da ottobre 2023.
Cosa sono i validatori e cosa ottengono
I validatori sono entità che fanno staking di almeno 32 Ether nella rete, il che consente loro di partecipare all’esecuzione della blockchain su protocollo di consenso proof-of-stake (PoS) di Ethereum.
Naturalmente fare staking comporta un ritorno interessante per un validatore, infatti in cambio dello staking del loro ETH, i validatori ricevono un tasso di rendimento stabile simile al reddito da interessi degli strumenti a reddito fisso come i bond.
Cosa comporta l’aumento di interesse per lo staking di Ethereum
A quarter of all Ethereum (ETH) in supply is now being staked, data shows. According to figures from blockchain data firm Nansen, over 30 million ETH—or about $74 billion worth of the cryptocurrency—has been locked up.  Staking is the process of…
— mariangela perez (@mariangela242) February 8, 2024
Mentre si registra questo notevole incremento di interesse per l’attività di staking di Ethereum i trader si domandano inevitabilmente cosa comporta tutto questo e se vi sono delle ripercussioni sul trend della seconda crypto per capitalizzazione di mercato.
Possiamo anzitutto ricordare che questo aumento di interesse per lo staking di ETH è considerato un segno di rinnovata vitalità nella rete. In parole povere quindi possiamo dire che è un segnale positivo? David Lawant, responsabile della ricerca presso l’exchange crypto istituzionale FalconX, ha evidenziato l’importanza di questa crescita della coda di attivazione.
È stato tuttavia lo stesso Lawant a notare che il rendimento percentuale annualizzato su ether staked non ha mostrato alcun miglioramento significativo. Il tasso di staking composto di ETH è rimasto tra il 3,5% e il 4% negli ultimi quattro mesi, offrendo un premio minimo rispetto al rendimento del tasso senza rischio del titolo di Stato a 10 anni degli Stati Uniti, attualmente al 4,17%.
Sebbene il numero di validatori che cercano di unirsi alla rete abbia registrato un aumento significativo, ancora non è abbastanza per raggiungere i livelli osservati dopo l’upgrade Shapella di Ethereum di aprile dell’anno precedente. Ricordiamo che lo Shapella upgrade ha permesso il prelievo di ether staked per la prima volta, riducendo il rischio associato al blocco delle monete in cambio di ricompense.
Occhi puntati sulle decisioni della SEC su Ethereum ed ETF
A fronte di tutto questo, bisogna ammettere che le prestazioni recenti del prezzo di Ether si sono rivelate relativamente modeste rispetto a Bitcoin e più in generale rispetto al mercato delle criptovalute nel suo insieme. Ma quali sono le cause di tanta cautela dei trader su Ethereum, e cosa frena ETH nella sua corsa verso nuove vette?
Il fattore più importante è probabilmente legato ai possibili sviluppi futuri nel campo degli ETF spot. Secondo gli analisti l’incertezza riguardante il potenziale lancio degli ETF basati su scambio statunitense nei prossimi mesi del 2024, combinata con la necessità di chiarezza sulla categorizzazione di Ether da parte della Securities and Exchange Commission (SEC), ha probabilmente contribuito a suggerire cautela nell’attività di trading.
Sembra inoltre che in questa fase i trader siano in impaziente attesa di conferme riguardanti la possibilità di fare staking di monete sugli ETF ETH. Questione sulla quale si colgono indizi nelle ultime modifiche ai moduli S-1, come l’inclusione recente di un componente di staking da parte di Ark/21Shares, che sembrano indicare la possibilità di sviluppi in questa direzione.
Intanto si registra un incremento dell’attività di trading nel mercato NFT di Ethereum, con il volume settimanale che ha raggiunto il livello più alto da febbraio 2023. La scorsa settimana, le vendite NFT sulla rete Ethereum hanno registrato un aumento del +100% circa, raggiungendo la cifra impressionante di 158 milioni di dollari. Un incremento che sembra essere legato alla crescente popolarità della collezione NFT Pudgy Pengiuns che ha conquistato il terzo posto per capitalizzazione di mercato.
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