Nella settimana appena trascorsa, Dogecoin ha vissuto una vera e propria impennata, registrando un rialzo del 35,1%, molto superiore a quello delle principali criptovalute come Ethereum (+25,3%) e in netto contrasto con Bitcoin, che ha invece subito un leggero calo (-0,5%). Ma cosa ha innescato questo boom del meme coin più famoso del mondo crypto?
Una settimana d’oro per le altcoin grazie alla svolta normativa negli Stati Uniti
Il rally di Dogecoin è strettamente legato a due fattori chiave: l’avanzamento legislativo negli Stati Uniti e una decisione strategica di investimento da parte di Bit Origin. Durante quella che è stata ribattezzata “Crypto Week”, la Camera dei Rappresentanti USA ha approvato due importanti provvedimenti: il GENIUS Act e il Clarity Act.
Il GENIUS Act, firmato poi dall’ex Presidente Donald Trump, introduce per la prima volta regole precise per le stablecoin e rappresenta un’apertura significativa da parte della politica nei confronti dell’intero ecosistema crypto. Le dichiarazioni favorevoli al settore da parte di Trump hanno ulteriormente alimentato l’entusiasmo degli investitori.
Parallelamente, il Clarity Act punta a delimitare con maggiore chiarezza il perimetro d’azione della SEC (la Securities and Exchange Commission), stabilendo quali asset digitali rientrino realmente sotto la sua giurisdizione. Anche se questa seconda proposta di legge deve ancora passare al Senato, il solo fatto che sia stata approvata dalla Camera ha rappresentato un segnale positivo per i mercati.
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Bit Origin punta su Dogecoin: una nuova era per i meme coin?
A dare ulteriore slancio a Dogecoin è arrivata anche la sorprendente mossa di Bit Origin, società attiva nel settore delle criptovalute, che il 17 luglio ha annunciato un piano da 500 milioni di dollari per acquistare Dogecoin come parte centrale della propria strategia di riserva aziendale. La raccolta dei fondi avverrà tramite emissione di nuove azioni e debito convertibile.
Finora, strategie di tesoreria crypto erano associate soprattutto a colossi come Bitcoin ed Ethereum, ma l’interesse di Bit Origin per Dogecoin potrebbe segnare l’inizio di un trend nuovo. Se altre aziende dovessero seguire questa strada, il meme coin potrebbe guadagnare uno status più solido, lontano dall’essere solo uno scherzo digitale.
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Un rally promettente, ma con prudenza
Nonostante la crescita recente, Dogecoin è ancora distante circa il 65% dal suo massimo storico, raggiunto durante il picco speculativo del 2021. Tuttavia, il ritorno dell’interesse istituzionale e un contesto normativo più favorevole potrebbero rimettere in moto un ciclo rialzista.
L’attenzione ora si sposta sui prossimi sviluppi: se il Clarity Act verrà approvato anche al Senato e altre aziende decideranno di investire in Dogecoin come asset strategico, potremmo assistere a una nuova fase di maturazione per le criptovalute nate come meme.
In sintesi, Dogecoin ha beneficiato della combinazione perfetta tra novità legislative e rinnovato interesse finanziario, diventando, almeno per il momento, la protagonista indiscussa del mercato crypto.
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