Nel 2025 XRP è stato uno dei protagonisti indiscussi del mercato crypto, superando persino le performance di Bitcoin e conquistando l’attenzione di investitori, analisti e media. La vittoria di Donald Trump, la fine della battaglia legale con la SEC, l’approvazione degli ETF spot e la crescente adozione di RippleNet hanno alimentato un rally spettacolare. Ma dopo un anno pieno di notizie positive, il 2026 potrebbe ribaltare completamente lo scenario. Diversi segnali suggeriscono che XRP potrebbe non solo rallentare, ma addirittura perdere metà del suo valore, scivolando verso l’area di 1 dollaro.
Perché XRP è esploso nel 2025
Il recente boom non è casuale. Ci sono stati fattori precisi che hanno acceso l’entusiasmo degli investitori. L’elezione di Trump, noto per le sue posizioni favorevoli alle criptovalute, ha generato un clima politico più aperto al settore. La chiusura definitiva della disputa legale tra Ripple e la SEC ha eliminato un ostacolo enorme che da anni frenava la crescita del token. L’arrivo degli ETF spot XRP ha dato una spinta decisiva, offrendo agli investitori istituzionali una strada semplice per accedere all’asset.
Un altro elemento chiave è la crescente diffusione di RippleNet, che oggi conta più di 300 istituzioni finanziarie nel mondo. La possibilità di utilizzare XRP come ponte per i pagamenti transfrontalieri, con transazioni convalidate in tre o cinque secondi a costi irrisori, ha rafforzato la percezione di utilità reale del token. Infine, anche gli analisti hanno alimentato la corsa, con previsioni estremamente ottimistiche: Standard Chartered, ad esempio, ha indicato un possibile obiettivo di 12,50 dollari entro il 2028.
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Il problema del 2026: finiti i catalizzatori, iniziano gli interrogativi
Il primo grande rischio è la mancanza di nuovi eventi decisivi. ETF, fine del contenzioso legale e inserimento nelle strategie bancarie sono notizie ormai consolidate, già scontate nel prezzo. XRP è storicamente un asset molto sensibile alle anticipazioni e agli eventi mediatici, ma nel 2026 non ci sono, al momento, annunci in grado di sostenere il prossimo rally. Senza stimoli, l’interesse speculativo potrebbe calare drasticamente.
L’adozione è davvero così forte? Il confronto con SWIFT è impietoso
È vero che oltre 300 banche e istituzioni utilizzano RippleNet, ma il confronto con il sistema SWIFT evidenzia quanto il percorso sia ancora lungo. SWIFT è adottato da più di 11 mila istituzioni nel mondo e domina i pagamenti internazionali da decenni. Pensare che XRP possa sostituirlo nel breve periodo è estremamente ottimistico. Inoltre, molte istituzioni usano RippleNet senza utilizzare XRP, poiché l’uso della criptovaluta non è obbligatorio. Questo indebolisce la domanda reale del token.
Ripple cresce, ma XRP non è Ripple
Un errore comune tra gli investitori è confondere il successo aziendale di Ripple con il valore di XRP. Ripple, in quanto società, può generare utili dai servizi di pagamento, dal network e dagli accordi con le banche. Ma questi ricavi non sono automaticamente collegati alla crescita del prezzo di XRP. Il token, infatti, non rappresenta quote societarie né produce valore in modo diretto.
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La concorrenza è sempre più aggressiva: Solana e Stellar fanno paura
La velocità di XRP è interessante, ma non è più imbattibile. Solana oggi riesce a confermare transazioni in meno di mezzo secondo. Stellar, pensato proprio per i pagamenti globali, offre performance simili a XRP e un modello altrettanto efficiente per i trasferimenti cross-border. In uno scenario dove la tecnologia evolve rapidamente, XRP non appare più il punto di riferimento unico e imprescindibile.
Quando la Borsa trema, le criptovalute soffrono
Nonostante dovrebbero essere asset indipendenti, Bitcoin e altcoin stanno dimostrando una forte correlazione con i mercati azionari. Con l’indice S&P 500 ai massimi storici e con multipli estremamente elevati, molti analisti temono un possibile rallentamento o correzione. In tal caso, anche le criptovalute, soprattutto quelle più speculative come XRP, potrebbero subire un duro contraccolpo.
Dopo un 2025 perfetto, il 2026 potrebbe essere la resa dei conti
Se il 2025 ha rappresentato l’anno ideale per XRP, il 2026 potrebbe mettere in luce tutti i suoi limiti strutturali. Mancanza di nuovi catalizzatori, adozione limitata, concorrenza crescente e possibile debolezza dei mercati globali potrebbero riportare XRP vicino alla soglia di 1 dollaro. Non è una sentenza definitiva, ma un’ipotesi che ogni investitore dovrebbe considerare con attenzione.
La vera domanda ora non è solo quanto può crescere XRP, ma quanto può scendere prima di ritrovare un equilibrio.
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