Dalla presale alle sfide competitive, mentre Wall Street Pepe accende i riflettori sul mercato.

Il mondo del Web3 sta vivendo una fase di trasformazione accelerata, in cui i confini tra intrattenimento, finanza decentralizzata e sperimentazione sociale si intrecciano in nuove forme di economia digitale. Negli ultimi mesi, le mini-app di Telegram hanno dimostrato quanto i giochi “tap-to-earn” possano attrarre milioni di utenti con un semplice click. Notcoin, Hamster Kombat e Yescoin hanno portato in crypto intere generazioni senza bisogno di wallet o guide complesse. Eppure, dietro la viralità, la maggior parte di queste esperienze resta limitata: giochi semplici, spesso ripetitivi, con meccaniche tokenizzate ancora acerbe.
È qui che entra in scena Tapzi, un progetto che vuole spingersi oltre il click compulsivo per abbracciare una vera dimensione competitiva, con un token che non è un punto astratto ma un elemento centrale dell’ecosistema. La prevendita è già iniziata e le cifre parlano chiaro: quasi 28 milioni di TAPZI sono stati venduti a un prezzo di soli 0,0035 dollari per token, ben al di sotto del target di listing fissato a 0,009 dollari. Per chi cerca un accesso anticipato, questa è una finestra che unisce opportunità economica e privilegi esclusivi.
Come comprare Tapzi in prevendita
Acquistare Tapzi è un processo intuitivo, pensato per abbattere le barriere tipiche del Web3. Basta
- accedere al sito ufficiale del progetto
- collegare il proprio wallet
- scegliere il metodo di pagamento preferito tra ETH, MATIC, BNB o carta di credito.
Una volta completata la transazione, i token TAPZI vengono assegnati in proporzione all’importo investito, garantendo agli acquirenti vantaggi immediati:
- Accesso prioritario ai tornei, con la possibilità di entrare prima del grande pubblico.
- Ricompense anticipate, sbloccate direttamente dal lancio.
- Partecipazione a un ecosistema già funzionante, e non solo promesso su carta.
A differenza di molti concorrenti, Tapzi non aspetta il listing per dimostrare il proprio valore: è già un ambiente attivo, dove le meccaniche di gioco e di staking danno vita a un ciclo economico concreto.
Il successo delle mini-app su TON si è basato sulla semplicità. Bastava aprire Telegram, cliccare un bottone e condividere con gli amici per guadagnare punti. Ma questa immediatezza nasconde un limite: la mancanza di vera competizione. La maggior parte dei giochi rimane un esercizio di pazienza, con poco spazio per abilità o strategia.
Tapzi, invece, sposta l’asticella più in alto. La piattaforma propone un modello PvP skill-based, dove ogni match mette in gioco token reali e il vincitore porta a casa l’intero montepremi. Non ci sono bot, algoritmi o casualità: si gioca a scacchi, dama, tris o morra cinese in modalità testa a testa, con risultati che dipendono solo dalle scelte del giocatore.
La struttura è pensata per premiare la competizione autentica: matchmaking classificato, tornei stagionali e premi fedeltà consolidano l’idea di una piattaforma che valorizza la performance e non il semplice “tempo speso”.
TAPZI: un token con utilità reale
Molti progetti di gaming su TON hanno distribuito punti o token senza una chiara utilità. Tapzi ha scelto la strada opposta: il token è il cuore pulsante della piattaforma. Serve per entrare nei match, per ricevere le ricompense, per sbloccare NFT cosmetici e per ottenere vantaggi esclusivi. La sua economia è alimentata non da emissioni inflazionistiche, ma dal valore generato dai giocatori stessi.
L’alternativa si chiama Wall Street Pepe
Mentre Tapzi costruisce il futuro del GameFi, un altro protagonista del Web3 sta facendo rumore: Wall Street Pepe ($WEPE). Nato come uno dei più grandi successi in prevendita con oltre 70 milioni di dollari raccolti, il progetto ha appena compiuto un passo strategico: il burn di un miliardo di token su Ethereum per aprirsi all’ecosistema Solana.
La mossa non è solo simbolica. Ogni acquisto di WEPE su Solana viene bilanciato da un burn equivalente su Ethereum, mantenendo l’offerta complessiva stabile a 200 miliardi di token. Questa parità tra catene garantisce che il valore non venga diluito, mentre la community beneficia di maggiore liquidità e nuove opportunità di trading cross-chain.
Il lato più intrigante, però, è l’aspetto sociale. Con oltre 80.000 holder attivi, WEPE non è solo un meme coin: è una community organizzata che offre accesso a un Alpha Chat esclusivo, dove trader esperti condividono strategie e aiutano i nuovi arrivati a moltiplicare i propri profitti. Inoltre, il progetto ha lanciato una collezione NFT gratuita su Ethereum, trasformata in una vera e propria “chiave d’accesso” a eventi e vantaggi riservati ai membri più fedeli.
Tra GameFi e MemeFi: due anime della nuova crypto economy
Da una parte, Tapzi rappresenta la professionalizzazione del gaming su blockchain, portando abilità e competizione in un mondo dominato da click casuali. Dall’altra, Wall Street Pepe dimostra come un meme coin possa diventare un punto d’incontro tra community e finanza, superando le logiche speculative per trasformarsi in un ecosistema di valore condiviso.
Entrambi i progetti, pur con anime diverse, raccontano la stessa storia: il Web3 sta maturando. Non basta più attirare l’attenzione con hype temporaneo; serve un modello solido, che sappia unire tecnologia, community e utilità reale.
E se il futuro del crypto gaming e dei meme coin dovesse correre su queste nuove strade, Tapzi e Wall Street Pepe hanno già acceso i fari sul percorso da seguire.
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