Secondo le previsioni di un noto analista del mercato delle criptovalute, il prezzo di Bitcoin raggiungerà nuovi massimi entro la fine dell’anno. Stiamo parlando della previsione della suite di trading DecenTrader, che indica ancora lateralizzazione per il prezzo della prima crypto per capitalizzazione di mercato, ma poi un forte trend rialzista.
Qual è la previsione di DecenTrader?
La lateralizzazione di Bitcoin dovrebbe durare, secondo questa previsione, ancora un mese all’incirca, dopodiché i mercati reagiranno all’imminente halving, che comporta il dimezzamento delle ricompense per i miner, e il trend di prezzo inizierà a cambiare.
Ma cerchiamo di approfondire alcuni aspetti di questa previsione sul prezzo di Bitcoin. Filbfilb, CEO e co fondatore di DecenTrader, indica la possibilità di un aumento degli acquisti a 1-2 mesi di tempo dal tanto atteso halving, che per il momento è previsto per il 18 aprile 2024.
Ci dobbiamo quindi aspettare un evento “sell the news” analogo a quello che ha seguito il lancio di ETF Bitcoin spot con l’approvazione della SEC degli Stati Uniti. Ne ha parlato in modo abbastanza dettagliato il CEO di DecenTrader, infatti ha spiegato:
“Mancano circa 15 giorni all’halving di Bitcoin, che avverrà intorno al 18 aprile. Prevedo che vi sarà un incremento dell’interesse d’acquisto poco prima di tale evento. Mi aspetto che ciò avvenga non più tardi di sei settimane prima dell’halving, ovvero intorno alla seconda settimana di marzo. Ciò significa che Bitcoin attraverserà una fase correttiva per circa 30 giorni. Dopodiché, assisteremo a un incremento della domanda causato dalla FOMO”.
Quali saranno gli effetti sul prezzo di Bitcoin nel breve termine?
In una prima fase potremmo assistere, secondo le previsioni di cui sopra, ad un incremento di prezzo di Bitcoin (BTC) fino a un massimo dei due anni intorno ai 49.000 dollari. Una volta raggiunto questo target di prezzo potremmo però ritrovarci di fronte a un sell-off che somiglierà molto a quello che ha seguito l’approvazione di ETF Bitcoin spot da parte della SEC.
Si tratterebbe però solo di un trend poco duraturo, che verrebbe presto rimpiazzato da un nuovo rialzo, questa volta più significativo, un po’ come quello che abbiamo avuto dopo l’halving di Bitcoin del 2020.
Ed è sempre il CEO di DecenTrader a spiegare che: “solitamente, nel periodo immediatamente successivo all’halving, assistiamo ad eventi ‘sell the news’. Tenetelo bene a mente. Dopo l’halving, Bitcoin impiega 220-240 giorni per raggiungere nuovi massimi storici. Mi aspetto movimenti simili anche quest’anno: Bitcoin potrebbe arrivare a nuovi massimi storici a metà o alla fine del quarto trimestre del 2024. Ma prima vi sarà un periodo di correzione, che metterà alla prova la fiducia degli investitori”.
A quanto pare quindi, se quest’analisi dovesse essere esatta, gli investitori si troverebbero ora, cioè nel primo trimestre del 2024, nel periodo più difficile da gestire. In questa fase infatti, per via di una serie di fattori macroeconomici ma anche geopolitici, rischiamo di dover affrontare livelli di volatilità particolarmente alti.
Uno dei fattori che rendono la situazione molto instabile e difficilmente prevedibile, è la debolezza del sistema bancario degli Stati Uniti. Ne ha parlato anche l’ex CEO dell’exchange di criptovalute BitMEX, Arthur Hayes, il quale ha spiegato che gli effetti di tale debolezza si potranno vedere già a partire dal mese di marzo. Poi ci sono alcuni analisti che indicano un periodo diverso per i prossimi massimi di Bitcoin, che dovrebbero essere raggiunti entro la fine del 2025.
In tutti i casi, i trader non dovrebbero aspettarsi rialzi importanti del prezzo di Bitcoin nelle prossime settimane. Ne sembra piuttosto convinto Filbfilb, che ha spiegato:
“Molte persone sono convinte che Bitcoin raggiungerà nuovi massimi storici prima dell’halving, perché ‘questa volta è diverso’. Personalmente, prevedo che BTC non si comporterà in maniera differente rispetto al passato. Bitcoin si muove all’interno di uno schema di cicli di mercato incredibilmente accurato, legato ai sentimenti degli investitori per una classe di asset a cui molti sono emotivamente legati. Credo sia poco saggio aspettarsi che questo pattern si rompa (favorevolmente) proprio ora”.
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