E’ una piccola pietra miliare quella toccata dalla prima criptovaluta per capitalizzazione del mercato, bitcoin, nella data del 14 giugno; lo scorso venerdì, infatti, BTC ha superato il milione di indirizzi attivi nelle ventiquattro ore. Tra i primi a dare la notizia un account twitter, Kevin Rooke, che ha evidenziato il dato estrapolato dal sito di statistiche CoinMetrics; la notizia, comprensibilmente, ha suscitato reazioni molto diverse all’interno della comunità, che si è divisa tra chi ha voluto celebrare l’evento e chi, invece, ha voluto rimarcare come questo dato significhi ben poco.
Bitcoin supera il milione di indirizzi attivi
Alcuni utenti hanno, per esempio, evidenziato che non necessariamente tutti gli scambi rappresentano un caso d’uso (lo stesso utente, ad esempio, potrebbe movimentare decine di indirizzi per sostenere la propria attività di trading); il concetto che parte della comunità ha voluto rimarcare, in altre parole, è che movimentare dei bitcoin non significa necessariamente spenderli (cioè usarli concretamente per qualcosa). Bisogna infatti considerare che a uno stesso utente può corrispondere un numero imprecisato di indirizzi, per cui al milione di indirizzi attivi potrebbe benissimo corrispondere un numero molto inferiore di utenti. La comunità, in questo momento, appare quindi divisa tra chi sostiene che l’adozione di bitcoin continui ad aumentare e chi invece sostiene il contrario, che si sta cioè fermando; si tratta di due vere e proprie fazioni (la comunità tende frequentemente a spaccarsi in due o più parti di fronte a determinati argomenti e alla loro possibile interpretazione) che non rendono la vita facile a chi vuole tentare di guardare le cose con un certo distacco.
Per quanto mi riguarda la sensazione è che gli utenti che si accostano alle criptovalute (in generale quindi, non solo a bitcoin) continuino a crescere, ma più lentamente che nel passato; questo da un lato può essere sicuramente preoccupante, ma dall’altro non fa che confermare ulteriormente che quella dell’adozione di massa è una partita che si gioca sul lungo termine. Man mano che l’uso del denaro virtuale si diffonderà sempre di più, man mano che la gente si abituerà a pagare col telefono, lo smartwatch o altro dispositivo indossabile l’adozione delle criptovalute continuerà a crescere; in questo senso il lancio della criptovaluta di facebook (di cui proprio oggi è stato diffuso il white paper), così come il lancio delle stablecoin ancorate alle principali valute FIAT rappresentano una grande opportunità per guidare le persone comuni verso queste nuove modalità di pagamento.
A quel punto la curiosità di provare a usare, nello stesso modo, anche bitcoin o altre criptovalute, spingerà e sosterrà il processo di adesione. La cosa importante in questa fase, cosa che capiscono benissimo gli sviluppatori, è costruire sempre nuovi strumenti da mettere a disposizione degli utenti per incentivarli ad usare bitcoin e le altre criptovalute; man mano che nasceranno nuove applicazioni che useranno le varie blockchain (bitcoin, ethereum, etc) per funzionare, le persone saranno incentivate ad usare le rispettive criptovalute per accedere a quel tipo di servizi e facendo crescere in maniera esponenziale l’adozione.
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